PESARO – Ancora polemiche per la manifestazione sotto casa del sindaco Matteo Ricci. Il segretario Silp Cgil, sindacato di Polizia, interviene col segretario Pierpaolo Frega. Da un lato la solidarietà al primo cittadino, dall’altro un punto fermo rispetto alle critiche di Ricci sulla gestione dell’ordine pubblico, tanto da spingerlo a scrivere al ministro Lamorgese. Il sindaco ha parlato di “gestione inadeguata”.
«La serata di giovedì Pesaro non la dimenticherà facilmente – spiega Frega -. Le idee e le manifestazioni poste in essere in maniera civile si possono o meno condividere, ognuno ha la sua cultura e la sua ideologia che può mettere in campo ed è tutelato dalla costituzione. Quello che è inammissibile ed inaccettabile è quanto accaduto sotto casa del Sindaco Ricci, cui va la solidarietà senza se e senza ma da parte della Segreteria SILP CGIL di Pesaro e Urbino. Ma come va la nostra solidarietà al primo cittadino, va il plauso ai colleghi che tra mille difficoltà hanno saputo gestire la piazza evitando qualunque contatto fisico che avrebbe fatto surriscaldare gli animi e oggi parleremmo di ben altro che una indegna gazzarra».
Frega insiste: «Che sia ben chiaro è stata orchestrata in maniera vile e vigliacca da professionisti della provocazione e del non rispetto delle regole. Sono noti e sappiamo benissimo quali passi sta facendo il personale della questura per le conseguenze del gesto. Siamo vicini al questore di Pesaro che immediatamente si è adoperato per fronteggiare la problematica sollevata, ribadiamo da professionisti del disordine e della contestazione. Dispiace vedere famiglie e soprattutto bambini farsi fare strumento da certi personaggi. Chiedono libertà e democrazia, bene sappiano e siano coscienti che ieri hanno dimostrato tutto il contrario. La Polizia sarà sempre argine democratico e le scelte messe in campo ieri sera denotano ancor una volta la maturità di donne e uomini in divisa che nell’estrema difficoltà hanno saputo evitare ogni peggiore deriva che era molto probabilmente il sogno nel cassetto dei famigerati promotori».