PESARO – Dopo parere favorevole espresso dall’assemblea dei sindaci, il consiglio provinciale ha approvato il bilancio di previsione 2024-2026 (a favore la maggioranza, astenuto il gruppo ‘Provincia in Comune’). Come riferito dal direttore generale dell’Ente Marco Domenicucci, «come per tutte le Province, anche per Pesaro e Urbino il bilancio continua a risentire della riforma introdotta dalla ‘legge Delrio’. Restano ancora maggiori le risorse che dobbiamo trasferire allo Stato rispetto a quelle che poi ci vengono restituite, con un saldo negativo di oltre tre milioni sui trasferimenti statali. Pesano anche aumento dei costi delle materie prime e andamento del mercato».
Ciò nonostante la Provincia riesce a mantenere l’equilibrio sui conti e a incrementare le risorse di parte corrente destinate alla viabilità. «Manovra da 185 milioni – ha spiegato il direttore generale, affiancato dalla responsabile dell’Ufficio Bilancio Patrizia Omiccioli – dove sono previsti investimenti per circa 61 milioni in tre anni (30 milioni e 465mila euro nel 2024)». Di cui 38 milioni e mezzo per le scuole superiori (23 milioni e 567mila euro nel 2024, in via principale finanziati da trasferimenti Pnrr) e 22 milioni per le strade (sei milioni e 782mila euro nel 2024, in gran parte con fondi provenienti dal Mit). «Apprezziamo l’importanza dell’operazione di demolizione e ricostruzione dell’ex Carducci-Nolfi di Fano, inclusa nel bilancio di previsione. Per questo ci asterremo», ha detto il consigliere di ‘Provincia in Comune’ Carmelo Luigi Scopelliti.
Via libera anche all’aggiornamento del Piano di razionalizzazione delle società partecipate (a favore la maggioranza, astensione per ‘Provincia in Comune’). La Provincia mantiene la stessa percentuale di quote sulle partecipate rispetto al passato. Resta l’obiettivo dell’alienazione della partecipazione nella società aeroportuale ‘Fanum Fortunae’ (16,33 per cento) e della messa in liquidazione di Valore Immobiliare. «Valore Immobiliare – ha evidenziato Domenicucci – ha quasi alienato tutte le proprietà, come da sua finalità. Resta il nodo dell’edificio che ospita la Questura in via Flacco. L’Agenzia del Demanio ci aveva assicurato che avrebbe risolto la situazione utilizzando spazi nella caserma militare entro il 2026. Da recenti aggiornamenti sembra invece che si andrà a finire al 2029. Confidiamo che il ministero trovi soluzioni nel corso del prossimo anno».