Pesaro

Provincia di Pesaro Urbino, dal Governo tagli per 700mila euro. «Dal prossimo anno a rischio la manutenzione delle strade»

Approvato l'assestamento di Bilancio. L'Ente non si trasferirà nella ex sede di Bankitalia, troppo oneroso. Da valutare ogni soluzione

Il presidente Paolini e il dg Domenicucci

PESARO – Provincia di Pesaro Urbino, tagli per oltre 700mila euro.

Il consiglio provinciale approva l’assestamento di bilancio (voto a favore della maggioranza, astenuta l’opposizione): «Fronteggiamo altri tagli importanti alle Province che arrivano dall’ultima legge di bilancio – spiega Domenicucci -. Per noi valgono 723mila euro in meno sul 2024, che si aggiungono a minori entrate nell’Ipt e nell’Rc Auto per un totale di 550mila euro. E’ quindi una situazione di difficoltà. Ma riusciamo a raggiungere l’equilibrio compensando un milione e 815mila euro con economie sulla quota capitale dei mutui».

Per gli anni successivi, «senza risorse saremo costretti a tagliare la manutenzione ordinaria della viabilità (un milione e 124mila euro nel 2025 e 676mila euro nel 2026; ndr), dal momento che la decurtazione dalla legge di bilancio ammonta a 714mila euro nel 2025 e a 370mila nel 2026. E che pesa anche il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti, senza risorse a copertura dal livello nazionale. A carico del bilancio dell’Ente si parla, per questa voce, di cifre superiori ai 500mila euro». Ma la Provincia non arretra sugli investimenti per le scuole nel suo bilancio: «Dal Servizio Edilizia sono arrivate richieste di fondi per 500mila euro funzionali ai nostri progetti del Pnrr. Tra cui gli interventi relativi ai basamenti per i prefabbricati transitori a servizio del Nolfi durante il cantiere per la nuova scuola», precisa il direttore generale.

Variazione del Dup

Via libera dal consiglio provinciale alla variazione del Dup (Documento unico di programmazione) 2024-2026, che aggiorna il programma triennale dei lavori pubblici con il finanziamento regionale per il maltempo sulla strada provinciale Conca (500mila euro sul 204 e 500mila euro sul 2025), i fondi della protezione civile regionale per il sisma del 2022 destinati al Cecchi di Pesaro e al Volta di Fano (135mila euro) e le risorse regionali per l’accessibilità al complesso di Fonte Avellana nella strada provinciale 106 (560mila euro). Oltre allo stanziamento, già previsto lo scorso anno, del commissario della protezione civile nazionale per l’alluvione del maggio 2023, che copre 13 interventi per un totale di circa 16 milioni. «Inclusi nel Piano degli investimenti – prosegue Domenicucci – i 2 milioni e 347mila euro per tre anni (2024, 2025, 2026) dal ministero dei Trasporti riservati agli interventi straordinari sulle strade provinciali e i 30mila euro per lavori di straordinaria manutenzione dell’edifico del provveditorato. Su cui ricaveremo due aule per il Cecchi, oltre alla sistemazione dei locali danneggiati dal sisma». Nuove risorse derivanti dal Piano delle alienazioni immobiliari «per interventi di straordinaria manutenzione sulle strade provinciali (114mila euro), lavori di messa in sicurezza per Palazzo Palazzi di Fano (17mila euro) e per il restauro di porzioni dei muri di recinzione nei giardini di Villa Caprile (68mila euro)», evidenzia il direttore generale, affiancato dalla nuova dirigente del Bilancio dell’Ente Patrizia Omiccioli.  Nell’elenco anche le risorse per i cantieri del Pnrr sulle scuole provinciali, riservate alle voci direzione lavori e coordinamento della sicurezza.

La Provincia non si trasferirà nell’ex sede di Bankitalia in via Rossini: «Avevamo quell’idea, ma dai sopralluoghi fatti sembra che l’operazione sia più onerosa della ristrutturazione della sede attuale», riferisce in consiglio provinciale il presidente Giuseppe Paolini. Ulteriori notizie dal direttore generale Marco Domenicucci: «L’Ordine degli architetti ha inserito il palazzo di via Gramsci in un elenco di beni di interesse architettonico europeo. Nella facoltà di Ingegneria dell’università di Bologna si sta conducendo una tesi sull’edificio. Ci hanno contattato per dirci che sarà presentata entro la fine dell’anno. Il lavoro includerà proposte di efficientamento energetico e adeguamento sismico. Tra l’altro la Soprintendenza ha posto il vincolo sulla sala Pierangeli e sull’aspetto esterno del palazzo. L’adeguamento sismico, quindi, potrebbe essere meno oneroso. L’università di Bologna ha prospettato la possibilità di intercettare fondi europei, insieme a risorse Gse. Può esserci quindi la possibilità di salvare questo edificio: vedremo l’evoluzione nel momento in cui sarà conclusa la tesi e comunicheremo gli aggiornamenti», puntualizza il direttore generale.