PESARO – Nell’ultimo anno il Dipartimento di Salute Mentale ha visto in termini di personale, l’assunzione di cinque psichiatri e di altri professionisti, nonostante le difficoltà, anche a livello nazionale, di reperimento di personale medico specialista in psichiatria e che sta permettendo ai servizi di garantire i livelli assistenziali di assistenza sia nel centro per i disturbi del comportamento alimentare sia nella gestione e presa in carico dei pazienti psichiatrici. In una nota l’Ast Pu risponde ad interrogazione della consigliera Micaela Vitri.
«Il Dipartimento di Salute Mentale è una priorità per questa direzione generale – spiega il direttore Generale dell’Ast Pu Nadia Storti – si stanno mettendo in atto da tempo tutte le azioni necessarie per rafforzare l’organico della UOC Psichiatria Pesaro Fano. L’ultima assunzione risale allo scorso settembre e sono in corso le procedure finalizzate all’emissione di un concorso pubblico per assunzione a tempo indeterminato di nuove unità di dirigenti medici specialisti in Psichiatria. Inoltre, proprio recentemente, la UOC Psichiatria Pesaro Fano è entrata nella rete formativa della Scuola di Specialità in Psichiatria della Università Politecnica delle Marche, per cui si auspica che, oltre alle azioni volte al potenziamento dell’organico, si possano avere anche specializzandi ad integrazione della equipe».
In particolare in merito agli ospiti dei gruppi degli appartamenti protetti di Pesaro, tutti hanno uno psichiatra di riferimento presso il Centro di Salute Mentale dell’Ast PU che è il responsabile del programma riabilitativo e che è incaricato, insieme alle altre figure professionali coinvolte nel progetto, sia di interventi di verifica dello stesso sia di monitoraggio delle condizioni cliniche.
«I pazienti afferenti agli appartamenti protetti di Pesaro – spiega il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Ast Pu Maria Elena Ridolfi – sono seguiti e presi in carico così come previsto dell’assistenza sanitaria per tali tipologie di soggetti. Per quanto concerne l’assistenza infermieristica negli appartamenti, viene garantita per sette ore settimanali per appartamento a fronte di tre ore e mezza previste dalle ultime disposizioni di legge».
Per quanto riguarda le tre strutture residenziali del polo di Pesaro, a seguito della cessazione dall’incarico del Medico Psichiatra Responsabile, Il Direttore del Dipartimento ha immediatamente assunto ad interim il suddetto ruolo e individuato tre psichiatri del centro di salute mentale incaricati di garantire assistenza agli ospiti della struttura di riabilitazione e delle due Comunità protette. «Tale organizzazione permette ad oggi – aggiunge la Ridolfi – che nessun paziente afferente sia agli appartamenti protetti che alle strutture riabilitative resti privo dell’assistenza sanitaria prevista per tali tipologie di soggetti».
Per un ulteriore miglioramento della qualità del servizio e delle cure, è stato anche integrato nell’equipe della struttura riabilitativa uno psicoterapeuta del centro di salute mentale, il quale, con cadenza settimanale, si occupa dei casi che necessitano di interventi psicoterapici. Oltre a ciò nel corso dell’ultimo anno, è stata organizzata una formazione per tutto il personale del Dipartimento sui più innovativi modelli riabilitativi. Tale formazione proseguirà per tutto il 2024 ed ha come ricaduta attesa l’implementazione di gruppi per pazienti nelle diverse realtà del Dipartimento.
«In merito al centro dei disturbi alimentari l’attenzione e la sensibilità della direzione – precisa il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Ast Pu – ci ha permesso già da novembre di sostituire la psichiatra uscente con una nuova collega a tempo pieno ed è stata fatta la determina per l’assunzione di un secondo psichiatra che ci auguriamo arrivi presto. Inoltre è stata stabilizzata la dietista che lavorava con noi a tempo determinato. Abbiamo anche avuto accesso ai fondi ministeriali per il potenziamento del centro che nel 2023 hanno consentito l’assunzione a progetto di tre psicologhe ed un medico nutrizionista. Nonostante le difficoltà riscontrate in passato, il centro ha sempre garantito le cure e la presa in carico dei pazienti, non riducendo mai l’attività nè l’orario di apertura».