FANO – Cosa pensano i fanesi della sanità locale ed in particolare dell’ospedale Santa Croce? In occasione del centenario della fondazione del nosocomio, noi di CentroPagina abbiamo voluto lanciare un sondaggio che potesse regalare una fotografia di quella che è la reale percezione della sanità pubblica.
Il 5 settembre del 1920 il Santa Croce infatti apriva i suoi battenti: un secolo di attività che sottolinea e certifica il ruolo imprescindibile della struttura ospedaliera nella vita della città di Fano e del suo territorio.
Un argomento, quello della sanità, quanto mai in auge, ancor più ora, con le elezioni regionali alle porte: il futuro dell’ospedale fanese è divenuto nelle ultime settimane terreno di aspri confronti da parte di minoranze e di fazioni politiche avverse. Nonostante le recenti parole rassicuranti del sindaco Seri, in diversi temono che l’ospedale in futuro possa andare incontro ad ulteriori ridimensionamenti.
Una stato di salute già precario a detta dei cittadini di Fano e del comprensorio: sono oltre il 70% coloro che ritengono che l’ospedale non sia più un’eccellenza a causa dei numerosi tagli a cui è stato soggetto negli ultimi anni. Una minoranza delle persone interpellate ritengono che il declassamento sia iniziato con l’avvento della giunta Aguzzi.
«Ridimensionato è un complimento» scrive un cittadino, «Penso sia criticabile sotto diversi punti di vista», rilancia un altro. «Lasciatemi dire…Il Santa Croce era un fiore all’occhiello…Era…adesso lo avete smembrato e rovinato». C’è chi è ancora più critico e ritiene che il livello del nosocomio sia sempre stato non alto: «Una eccellenza non l’ho mai vista, alcuni reparti funzionavano bene, altri un po’ meno, altri decisamente no, diciamo che prima non era un bordello come adesso!».
Una cosa su cui sembrano invece concordare le persone intervenute al dibattito è la validità e la professionalità del personale sanitario: «Il problema non è il personale sanitario, anzi! Ma la gestione amministrativa» scrive un fanese. Rilancia un altro: «Per quanto il personale sia stato ridotto all’osso, posso dire che il reparto maternità è stato piuttosto efficiente, hanno salvato il mio bambino grazie alla loro scrupolosità, sotto altri aspetti invece ci sono delle lacune profonde ma non è nemmeno colpa loro a volte… capisco anche il nervosismo degli infermieri che si devono ritrovare a fare anche le pulizie e altre mansioni a causa dei tagli. Non credo sia facile lavorare in questo modo». Ad onore del vero, una fetta significativa delle persone interpellate, pari a circa il 28% ha preso posizione favorevole sull’attuale stato della sanità pubblica sostenendo che “Il Santa Croce rimane ancora una valido baluardo a difesa della salute dei cittadini”.
Infine, non è mancata qualche proposta per il futuro: «Se si investisse sul Santa Croce invece che sull’ospedale unico potrebbe tornare ad essere un ottimo presidio a servizio non solo di Fano ma di tutta la vallata».