Pesaro

Qualità della vita, Pesaro perde 38 posizioni: le reazioni del sindaco e Fdi

Ricci: «Irrealistica, ma migliorare infrastrutture e mobilità passiva». Fdi: «Serve un cambio di passo, tanta propaganda ma solo peggioramento»

La Sfera di Pomodoro a Pesaro

PESARO – Qualità della vita, il territorio di Pesaro è al 56° posto e perde 38 posizioni, la peggior performance tra le province italiane. Cosa che ha generato commenti e reazioni politiche. Tra i macro indicatori del Sole 24 ore il capitolo ricchezza e consumi dove Pesaro si colloca al 50° posto. Il capitolo affari e lavoro vede una risalita di 18 posizioni (68° posto). Per quanto riguarda la sicurezza e la giustizia Pesaro è al 23° posto pur perdendo ben 17 posizioni. Metà classifica per la presenza di medici e un pessimo 97° per emigrazione ospedaliera. L’ambiente vede Pesaro al 22° posto con un recupero di ben 14 posizioni. Profondo rosso sull’aspetto cultura e tempo libero con la perdita di 32 posizioni e un 61° posto. L’offerta di banda larga con uno scarso 63° posto e 101° per la banda ultra larga, una vera zavorra per i tempi post covid.

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci commenta: «Ho sempre creduto poco a queste classifiche – afferma il sindaco di Pesaro Matteo Ricci – perché non hanno un valore statistico. Quest’anno, poi, mi sembra davvero irrealistica. Già l’emergenza del Covid-19 rende ogni statistica più confusa, inoltre negli ultimi anni avevamo mantenuto alta qualità della vita, nonostante l’impoverimento e la mancanza di lavoro dovuta alla crisi economica. Ora che finalmente c’è una ripresa lavorativa, sperando non sia solo un rimbalzo dovuta alla Pandemia, non si capisce come mai la qualità della vita della nostra provincia possa essere peggiorata. Da anni collaboriamo con Istat per avere indicatori (BES ndr) più appropriati e, come Ali, abbiamo aderito alla Rete dei Comuni Sostenibili per avere misurazioni statisticamente credibili. Di certo, i punti deboli del nostro territorio che permangono sono quello delle infrastrutture verso Roma e la mobilità passiva degli ospedali».

Il coordinamento di Fratelli d’Italia tuona: «Siamo molto dispiaciuti per noi, ma non per lui. Questa volta non potrà dire che siamo primi. Perché siamo al 56°posto in classifica secondo Il Sole 24 Ore (Lab24) sulla qualità della vita 2021, tra tutte le province italiane. Meglio di noi le province di Ancona 30°(16°nel 2020), Ascoli Piceno 35°(13° nel 2020), Macerata 51°(30° nel 2020), mentre Fermo è al 69°(68° nel 2020), noi invece eravamo al 18° posto.
Perdiamo 38 posizioni, duole dirlo ma questo non va bene per niente, anche perché quel che incide negativamente e quello che noi stiamo evidenziando da tempo e sul quale Ricci & Co. hanno sempre minimizzato.
Siamo all’11° posto in classifica nell’indice di criminalità con 2.118,2 delitti denunciati ogni 100 mila abitanti, al 23° posto su Giustizia e sicurezza, al 57° posto su Demografia e società, al 61° posto su Cultura e Tempo libero
Per quanto riguarda la qualità della vita non ci siamo, tutto quel che si vuol far vedere con tanta propaganda, si traduce solo in peggioramento. Chiediamo fortemente un cambio di passo a chi è al governo della provincia e del comune, il nostro territorio e i cittadini meritano tutt’altro, lo gridiamo da anni e continueremo a ribadirlo con proposte atte a far sì che la Provincia e i suoi capoluoghi tornino in alto alla classifica».