Era una banda di soggetti gravitanti nell’Imolese, che durante l’estate 2020 rapinava i distributori di benzina delle aree di servizio autostradali dell’Emilia Romagna, Marche e Veneto. Sono sei le persone indagate nell’indagine coordinata dal Pubblico Ministero dottor Stefano Stargiotti della Procura della Repubblica di Ravenna, per una serie di rapine consumate tra il 13 luglio e 1il 12 agosto dello scorso anno, individuate da personale della Polstrada Emilia Romagna e del Compartimento Polizia Stradale MARCHE, in stretta collaborazione con il Commissariato di P.S. di Imola.
Erano gli addetti all’erogazione di carburante i bersagli preferiti, che durante il periodo estivo di maggior traffico erano in possesso di ingenti quantità di denaro contante.
Il gruppo operativo composto da almeno tre persone, armato di pistola – una Bruni 8 mm sequestrata a un indagato durante le perquisizioni eseguite nel settembre 2020 – irrompeva nell’area di servizio durante le ore notturne, asportando l’incasso del turno. Mediamente venivano rapinati 2 mila euro a colpo.
Le aree di servizio interessate sono: Santerno Ovest A/ 14 (RA), Metauro Est A/14 (PS), San Pelagio Ovest A/13 (PD), Foglia Ovest A/14 (PS).
L’ultima rapina del 12 agosto 2020 è stata perpetrata in danno di un albergatore proprietario di un B&B situato nei pressi del casello autostradale di Faenza (RA). Grazie al meticoloso lavoro di riscontro effettuato dagli investigatori e ai risultati forniti dalla Polizia Scientifica sui reperti biologici sequestrati nel corso delle indagini, è stato possibile per la Procura Ravennate ottenere dal GIP di quel Tribunale tre misure cautelari disposte a carico dei maggior indiziati nei fatti in argomento.
Questa mattina, nella città di Imola, sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare per un soggetto di anni 31 e della sua compagna di anni 29 per la quale sono scattati gli arresti domiciliari. Al terzo soggetto di anni 26 è stato notificato il provvedimento presso il carcere di Forlì, poiché ristretto per altra causa. Il ruolo della donna era quello di accompagnare, con la propria auto, il proprio compagno e gli altri correi nei pressi dell’area di servizio da rapinare.