PESARO – Povertà in aumento, la Caritas diocesana di Pesaro in prima linea per aiutare chi ha bisogno.
E’ stato presentato il report “C’è un tempo per”, il Rapporto 2024 sulla povertà della Caritas diocesana che analizza i dati del territorio. Nei dodici mesi del 2023 il numero complessivo di persone incontrate ammonta a 1.691, di cui 799 presso il Centro di Ascolto diocesano e 892 presso le Caritas parrocchiali. Gli accessi totali sono stati di poco superiori rispetto a quelli del 2022, ma in media con l’andamento degli anni precedenti, anche se confrontando il primo e l’ultimo anno della serie si riscontra un aumento del +13%.
Nel 2023 l’età media delle persone che si sono rivolte a uno dei Centri di Ascolto della Caritas pesarese è stata di 48,8 anni, dato in lieve ma costante diminuzione rispetto agli anni precedenti: dai 51 anni del 2019 e 2020, si passa a 49,5 nel 2021 e a 49,3 nel 2022. Il dato locale si conferma un po’ più alto rispetto a quello nazionale che per il 2023 è di 47,2 anni, anche questo in crescita rispetto all’anno precedente, quando era di 46,6 anni. Nel corso degli ultimi anni si era registrata una maggior presenza di uomini (57% nel 2019 e 51% nel 2020 e 2021): tale tendenza nel 2022 si inverte, con il 54% di persone registrate di sesso femminile. Il dato del 2023 invece torna alla prevalente presenza maschile. E soprattutto che 1 su 4 comunque lavora, ma non basta per metterlo al sicuro dalla soglia della povertà.
Ecco gli interventi: messi a confronto con il 2022, rivelano un aumento del numero totale di interventi che passano da 13.545 a 15.148. Quanto ai beni e servizi materiali (distribuzione alimentare, biglietti per viaggi, beni per neonati, igiene personale, etc.) sono passati da 9.733 a 10.974. Tra questi 9223 pacchi viveri. Quanto alla sanità (visite mediche, farmaci, cure dentistiche) gli interventi della Caritas sono passati da 965 a 1.021 (+56).
Poi la mensa di via del Teatro. Nel corso del 2023 sono stati erogati 17.960 pasti a persone in condizioni di indigenza, quasi in continuità rispetto all’anno precedente, per una media di persone servite al giorno di 57,2. La maggioranza delle persone (221, pari al 61%) ha frequentato la mensa per meno di 15 volte in un anno, mentre in 62 (17%) sono venute tra le 15 e le 50 volte. Solamente il 21,8% ha superato le 50 volte sempre nel corso di un anno.
Il sindaco Andrea Biancani è impegnato con i servizi sociali a intercettare la domanda. «Voglio ricordare quanto l’Amministrazione sia vicina alla Caritas e alle centinaia di volontarie e volontari che dedicano il proprio tempo e impegno per l’altro. Il loro è un lavoro prezioso che, va sottolineato, viene fatto guardando al massimo beneficio per il prossimo: cercare di ricreare le condizioni necessarie per far rialzare da solo, far riprendere in mano la propria vita, a chi oggi è più fragile e meno fortunato».
Biancani sottolinea che «le povertà sono aumentate a livello nazionale ma anche locale. Come Amministrazione stiamo lavorando a massimo per valutare e realizzare tutti gli interventi che possiamo mettere in campo, co-progettandoli insieme alle tante realtà del territorio. Realtà che spesso sono le prime sentinelle, il primo contatto con chi è in difficoltà e che quindi, anche per questo, sono più facilmente in grado di capire le reali necessità dei cittadini. Come fa Caritas, da sempre un punto di riferimento discreto, sicuro e concreto, per la comunità».