PESARO – Razzi nel cassonetto, pericolo scampato. Grazie alla competenza degli operatori di Ca’ Asprete si è evitato un serio rischio di esplosione e conseguente incendio alla discarica.
Persone completamente irresponsabili hanno chiuso in un sacco nero dei rifiuti indifferenziati e lasciato all’interno di un cassonetto nella zona del porto di Pesaro, alcuni razzi nautici segnaletici scaduti, ma ancora potenzialmente esplosivi, che nella giornata di ieri sono stati caricati insieme agli altri rifiuti sul camion e sono così giunti alla discarica.
L’attenzione e la formazione specifica degli operatori della discarica nella fase di carico dei sacchi all’impianto di trattamento meccanico hanno consentito di intercettare i razzi esplosivi ed evitare così l’esplosione e il conseguente innesco di un pericoloso incendio che avrebbe potuto avere conseguenze serie per la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente circostante.
Conferire i razzi di segnalazione nel cassonetto della raccolta dei rifiuti è non solo vietato per legge, ma è un atto inaccettabile e delinquenziale, mette a rischio la sicurezza dei cittadini inconsapevoli che passano vicini ai contenitori, degli addetti alla raccolta e degli operatori all’impianto di trattamento.
I razzi di segnalazione, ancorché scaduti, mantengono infatti il loro potenziale esplosivo e, complici le alte temperature di questo periodo, rappresentano un serio pericolo e un facile innesco per un incendio.
È per questo che le disposizioni normative prevedono che tutti i pirotecnici di segnalazione, soccorso e sicurezza giunti a fine vita, quindi scaduti, siano riconsegnati a titolo gratuito ai rivenditori al momento dell’acquisto della nuova dotazione. Saranno poi i rivenditori a farsi carico della gestione, attraverso il Consorzio Gestione Pirotecnici (COGEPIR) che, per conto dei produttori di questi beni, deve organizzare la raccolta ed il corretto smaltimento.
Marche Multiservizi ha provveduto tempestivamente a segnalare il grave episodio alla Capitaneria di Porto, all’amministrazione Comunale, alle Autorità di Pubblica Sicurezza e alle associazioni di categoria della pesca e dei diportisti affinché ognuno, nel rispetto delle proprie competenze, metta in atto ogni azione utile ad individuare il responsabile, sanzionare chi commette atti simili e sensibilizzare al rispetto delle regole tutti coloro che, conducendo una imbarcazione, sono tenuti a dotarsi dei dispositivi di segnalazione e sicurezza.