Pesaro

Restrizioni sui bonus, Cna Pesaro: «Calo dell’8% nelle costruzioni»

Per il direttore Tarsi: «Servono certezze e una proroga nei condomini altrimenti il comparto rischia forti contrazioni»

PESARO – No ad altre restrizioni sui bonus per la riqualificazione degli immobili. Cna di Pesaro e Urbino lancia l’allarme circa le nuove misure annunciate per la manovra d’autunno del Governo.  I bonus per la riqualificazione degli immobili, e in particolare il Superbonus, sono già stati fortemente ridimensionati con l’ultima legge di Bilancio sia nella dimensione del beneficio, sia nella platea dei potenziali beneficiari dice l’associazione. Per non parlare della cancellazione dell’opzione della cessione del credito. 

«Interventi – dice Claudio Tarsi, direttore della CNA di Pesaro e Urbino – che hanno prodotto una brusca frenata del comparto costruzioni che pure nel biennio precedente 2021-2022 era stato protagonista invece di una forte accelerazione dell’economia nelle Marche, in particolare nella provincia di Pesaro e Urbino».Per Tarsi «gli annunci del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in vista della prossima manovra non tranquillizzano affatto. Anzi, stanno già mettendo in subbuglio il settore delle costruzioni che già deve registrare cali attorno al 6-8% nei primi mesi del 2023». 

La CNA sottolinea che le continue modifiche normative dei bonus fino ad ora hanno prodotto confusione tra imprese e cittadini, mentre certezza e stabilità del quadro normativo sono il principale requisito per l’efficacia della misura. «A questo riguardo – afferma Tarsi – CNA ha più volte proposto un riordino del sistema degli incentivi del comparto casa per renderlo sostenibile per le finanze pubbliche e il mercato. Le continue modifiche, in concreto, hanno generato il grave problema dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che ancora oggi non ha trovato soluzione, nonostante l’impegno del Governo che a inizio anno aveva aperto un tavolo tecnico».

La riflessione del direttore della CNA riguarda anche lo stop improvviso al 110% deciso dal Governo nel novembre dell’anno scorso che rischia anche ora di «scardinare molti contratti per i quali i cantieri non sono stati ancora avviati a causa delle difficoltà di reperimento dei materiali e delle condizioni meteo degli ultimi mesi (prima pioggia poi caldo tropicale). Per questo – conclude Tarsi – riteniamo necessaria una ulteriore proroga per i condomìni che hanno presentato la Cilas entro il 25 novembre 2022». 

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