PESARO – Riaprirà a Pesaro il Dipartimento Materno-Infantile al Presidio ospedaliero pesarese dalla fine del prossimo settembre. L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini lo ha ufficializzato durante il Consiglio Regionale. Un problema sentito che aveva portato a una mobilità passiva verso l’Emilia Romagna e a disagi per le mamme e gestanti costrette a rivolgersi al presidio di Fano. La chiusura era stata imposta durante il Covid.
Il consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Nicola Baiocchi, sottolinea: «Gli interventi al terzo piano della palazzina dell’ospedale potranno essere completati entro la prossima estate e, quindi, si completeranno tutti gli interventi necessari per predisporre la riattivazione dei reparti di Maternità e Pediatria a decorrere da ottobre, come confermato dall’Assessore Saltamartini. Lo spostamento del Dipartimento Materno-Infantile nell’ospedale di Fano a seguito dell’emergenza Covid, decisa dalla precedente Amministrazione regionale, si era resa necessaria per affrontare al meglio la crisi sanitaria pandemica. Ora, con la campagna vaccinale bene avviata, è giunto il momento che si esca dalla fase emergenziale. Siamo stati tutti di parola, come è nel nostro stile politico. Certamente una bella notizia per la sanità cittadina e per la riduzione della mobilità passiva che si è determinata in questi mesi in direzione della vicina Emilia-Romagna. Si tratta di un ulteriore tassello in attesa di ridisegnare la sanità di Pesaro e Provincia con il nuovo ospedale e il Piano Socio Sanitario».
Soddisfatto anche il consigliere Pd Andrea Biancani che aveva sollevato il caso con diverse interrogazioni. «La riattivazione del reparto è una buona notizia, un traguardo sul quale continueremo a vigilare per il mantenimento dei tempi, con la data di riattivazione prevista ad ottobre, a conclusione dei lavori necessari per il ripristino della piena funzionalità.
Una struttura necessaria non solo della città di Pesaro, ma anche per i Comuni dell’intero territorio, tra i quali Vallefoglia, Montelabbate, Tavullia, Gabicce e Gradara. Ricordo l’aumento della mobilità passiva nella nostra provincia registrato negli ultimi due anni, con circa 200 partorienti che nel 2021 si sono rivolte a Rimini, per un incremento di quasi il 20% rispetto al 2020, con una spesa per la sanità marchigiana di circa 260.000 euro.
Resta purtroppo inascoltata, al momento, la nostra richiesta di attivare un punto di pronto soccorso pediatrico. Un servizio, in vista della stagione estiva, ancora più necessaria, con l’aumento delle presenze turistiche e con la mancata riattivazione del servizio di guardie mediche in tutti i comuni del territorio».
Per la consigliera Micaela Vitri (Pd) è importante anche «avere il pronto soccorso pediatrico.
Va evidenziato però che il ripristino del Dipartimento a Pesaro, non è assolutamente una “grazia” della giunta Acquaroli, ma è il doveroso rispetto del programma previsto a inizio piano pandemico, poiché il trasferimento a Fano del Dipartimento materno-infantile, così come i reparti del pronto soccorso pediatrico, pediatria, ginecologia e ostetricia, era avvenuto in maniera temporanea essendo Pesaro indicato come Ospedale Covid.
Visto che l’emergenza sanitaria sembra allentare la morsa è ora automatico che all’interno del San Salvatore siano riattivati tutti i servizi sanitari essenziali, a partire dal punto pediatrico».