PESARO – Scuole: Pesaro pronta ad andare avanti da sola, la rabbia del sindaco Matteo Ricci contro la Regione Marche.
L’idea era trapelata già qualche giorno fa. Ovvero Test rapidi agli studenti per poter riaprire la scuola in sicurezza. Sul piatto il Comune di Pesaro metterà 40 mila euro per avere il personale necessario per farlo.
I tamponi veloci ci sarebbero già, grazie alla operazione di screening generale organizzata dall’assessore regionale alla sanità. Per lo screening di massa sono stati acquistati 800mila tamponi. Ricci sostiene che alla fine dell’operazione saranno circa 200mila i marchigiani che avranno utilizzato questa bella opportunità messa in campo dalla Regione. «Ma con i rimanenti 600.000, che cosa ne vogliamo fare? Tenerli in magazzino?». Qui la proposta di Ricci, «Una grande operazione “scuola sicura”, grazie alla quale potremmo “tamponare” i 77mila studenti marchigiani ogni 15 giorni, per circa 8 volte».
Ma il meccanismo si è inceppato e Ricci è furioso: «Lunedì i ragazzi delle superiori torneranno in classe al 50%, sono stati organizzati i trasporti. I 600 mila tamponi non utilizzati, potrebbero essere impiegati per l’operazione scuole sicure. Abbiamo chiamato l’assessore in Regione e ci hanno detto che ci avrebbero dato i tamponi. Ieri l’Asur invece ci ha fatto sapere che per motivi burocratici non ci avrebbero consegnato i tamponi. Un atteggiamento istituzionale deludente e sbagliato. Stiamo parlando del futuro del territorio, di giovani, insegnanti e personale Ata. Compreremo noi i tamponi come Comune di Pesaro e pagheremo noi il personale: tutti potranno sottoporsi al tampone rapido dal 28 gennaio. Dovrebbe essere un’operazione della Regione, ma ce ne caricheremo noi. E’ il primo caso in Italia ma a Pesaro a scuola si torna in sicurezza».