PESARO – Sanità, il sindaco Matteo Ricci prende le difese del primario del pronto soccorso Umberto Gnudi e critica Regione e Azienda ospedaliera Marche Nord. Poi il tema del nuovo ospedale.
Il primario del pronto soccorso dopo le esternazioni sui no vax aveva anche rilevato la difficile situazione dei posti letto. Cosa che ha generato una decisa presa di posizione dell’azienda ospedaliera. E una replica di altri medici e infermieri.
Ricci ha rilevato: «La città è con il dottor Gnudi e si rende conto che il Pronto Soccorso è sotto stress. Regione e Azienda ospedaliera dovrebbero raccogliere il grido di dolore ed esasperazione che viene da quel reparto, recuperando il clima giusto per far fronte all’emergenza, solidarietà interna, dando risposte celeri in termine di personale. Se la città solleva dei problemi, questi devono essere affrontati senza scaricare le colpe su precedenti amministrazioni: ognuno si assuma le proprie responsabilità».
Poi il tema dell’ospedale nuovo, che si farà a Muraglia. «Ho cercato di avere sempre un atteggiamento pragmatico, cercando di portare a casa il risultato migliore per la città. Prendiamo atto del progetto che è stato approvato, anche se non era esattamente quello che volevamo. Positivo che nel bilancio ci siano risorse, ma ora dobbiamo passare alla realizzazione. Nel nuovo anno vogliamo entrare nel merito del contenuto del Nuovo Ospedale. Per noi l’Azienda ospedaliera rimanere un punto fermo, garanzia della presenza di professionalità importanti. Vogliamo avere dalla Regione Marche un cronoprogramma della nuova struttura di Muraglia», ha spiegato Ricci», ricordando i punti deboli del territorio: «mobilità passiva e la disfunzione infrastrutturale nel collegamento verso ovest». Un altro elemento è: «Come si interfacceranno le strutture di Muraglia e di Fano e come verrà organizzato il resto del territorio». Poi il San Salvatore: «Dobbiamo cominciare a pensare a come trasformarlo urbanisticamente. La nostra idea è utilizzarne una parte (ristrutturata ndr) per farne una grande “casa della salute” e portarci i laboratori che ora sono sparsi per la città. La parte vecchia sarà uno spazio da ripensare, da dedicare ad anziani autosufficienti».