PESARO – L’allarme che guarda all’autunno, quando il decreto che proibisce alle aziende di licenziare sarà scaduto. E quando anche gli ammortizzatori sociali Covid termineranno. Ampiamente utilizzati nel territorio da oltre 35 mila lavoratori.
Una problematica discussa agli Stati generali del territorio a Monteciccardo. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci è preoccupato ma propositivo: «Ci preoccupa la fine degli ammortizzatori sociali a settembre, in un mercato che ancora in molti settori non ha ripreso. C’è stato un rimbalzo su alcuni comparti, come sulla cucina. In altri, come quelli che gravitano su ristorazione e alberghi, la situazione ha prodotto un crollo. La ripresa a macchia di leopardo inciderà sul tema occupazionale. Anche per questo si sta valutando l’estensione ulteriore degli ammortizzatori sociali. Davanti a noi c’è una stagione turistica in cui l’obiettivo è cercare di limitare i danni. Alcune cose, per fortuna, si sono mosse. Ma non sarà una stagione come quelle degli ultimi anni, contraddistinte da costante crescita», evidenzia il sindaco. Che aggiunge: «L’obiettivo è ricreare un clima di rinascita».
Il sindaco va avanti: «Sappiamo che il momento è difficile, forse il più complesso dal Dopoguerra, ma oggi abbiamo dimostrato che abbiamo tante energie e idee per potercela fare. C’è una terra forte con persone determinate che serviranno ad aggiornare la programmazione dei Comuni e dell’Unione dopo l’emergenza covid. Il lavoro fatto nei singoli seminari sarà patrimonio comune del territorio».
Tra i tavoli per lo sviluppo si è parlato di infrastrutture per poter rilanciare il territorio. Tra queste l’alta velocità Adriatica e il collegamento Falconara Orte. Con una doverosa sottolineatura sul porto di Ancona e l’aeroporto.