PESARO – Vaccinarsi come dovere. È quanto sostiene il sindaco di Pesaro e presidente Autonomie locali italiane Matteo Ricci.
Questo il tema dell’incontro on-line organizzato da Ali Nazione, con il professor e virologo Fabrizio Pregliasco, durante il quale è intervenuto il sindaco Matteo Ricci. «Fino a che ci sarà il virus non ci sarà ripresa economica e occupazione – così Ricci -. Il Paese non può continuare ad andare avanti con manovre che stanziano risorse per impedire al sistema socio economico di crollare».
Campagna di vaccinazione, come una grande campagna di liberazione. «Soltanto attraverso il vaccino possiamo liberare le città e il Paese dall’emergenza sanitaria, dalle restrizioni che ci siamo autoimposti e dall’esigenza di rimettere in moto economia e occupazione. Libertà è responsabilità, finisce quando lede quella degli altri. Chi la ama non vuole vivere come stanno facendo. Vogliamo tornare a riabbracciarci e incontrare persone, lo strumento per riconquistare la libertà è il vaccino».
Fondamentale la responsabilità «non esistono cittadini di serie a e serie b, cittadini che devono essere responsabili per tutti e altri che hanno il privilegio di essere irresponsabili nei confronti della comunità».
«La Costituzione – sottolinea Ricci – prevede diritti e doveri. In un momento come questo liberare il proprio paese dal virus, e proteggere i più deboli, deve essere un dovere». Oltre all’arrivo del vaccino, «ciò che serve è raggiungere l’immunità di gregge, con il 70% delle persone vaccinate. Il tema del 2021 sarà proprio questo: le tempistiche e chi, prima di altri, la raggiungerà».
Un grande elemento di competitività che necessita di due sfide: «Distribuzione efficace e veloce da parte del governo e far sì che gli italiani si vaccinino per sconfiggere il virus e ripartire». Fondamentale sarà il ruolo dei sindaci: «Dobbiamo metterci la faccia. Più i Comuni sono piccoli, più i sindaci diventano testimoni per la propria comunità», questo il senso della campagna Ali dei sindaci italiani lanciata per sensibilizzare i cittadini alla vaccinazione anti Covid-19: «La responsabilità individuale resta fondamentale per uscire da questa drammatica situazione, sanitaria ed economica, e noi ora abbiamo due carte da giocare: massimo rigore possibile in questi giorni di festa e vaccinazione di massa anti-Covid a partire da gennaio. Dobbiamo metterci in testa che dipende da noi come e quando superare questo brutto momento, e che non siamo solo il Paese dei diritti, siamo anche il Paese dei doveri».
«Favorevoli a meccanismi che incentivino l’obbligatorietà, ma ci auguriamo che non ci sia bisogno. Molto dipenderà dalla velocità con la quale gli italiani decideranno di vaccinarsi». Un tema che si riproporrà nei prossimi mesi sarà anche quello dell’accessibilità ai servizi «pensiamo agli stadi, ai teatri, ai mezzi di trasporto, alle scuole. Chi frequenta questi luoghi e chi usufruisce dei servizi lo vorrà fare in sicurezza».