Pesaro

Riceci, il Centrodestra Pesaro chiede la sfiducia di Pierotti presidente Mms

L'opposizione: «Biancani è in confusione, Pierotti non ha informato il sindaco Ricci e non aveva consenso»

Il centrodestra pesarese

PESARO – Caso Riceci, il centrodestra chiede la testa del presidente Marche Multiservizi Pierotti. Dopo il no della Provincia, le conseguenze politiche non mancano.

I gruppi consiliari hanno presentato una mozione per chiedere la sfiducia di Andrea Pierotti a Presidente di Marche Multiservizi e revocarne da subito la nomina.  La mozione, a prima firma di Dario Andreolli (Lega), è sottoscritta anche da Serena Boresta, Cristina Canciani, Giovanni Corsini, Daniele Malandrino, Michele Redaelli (Fratelli d’Italia), Giulia Marchionni, Marco Lanzi (Pesaro Svolta), Giovanni Dallasta, Mauro Marinucci (Forza Italia), Antonio Bartolomei (Pesaro Giovani).

«Biancani maestro della confusione. Nonostante i disastri combinati sulla vicenda Riceci, prima riconferma Pierotti alla presidenza di Marche Multiservizi, poi, tre giorni dopo, congela di fatto la sua nomina con dichiarazioni ambigue rilasciate ai giornali. Basta con la doppiezza e con le scelte incoerenti. Abbiamo protocollato una mozione di sfiducia contro il Presidente di Marche Multiservizi Pierotti per mettere un punto e a capo rispetto ad una vicenda gestita da Pesaro in modo imbarazzante tra silenzi e amnesie».

 «Per Pierotti – continuano i consiglieri – la riconferma più breve della storia, visto che solo il 18 Settembre 2024 veniva confermato alla guida di Marche Multiservizi dal Sindaco con tanto di comunicato ufficiale, e tre giorni dopo lo stesso sindaco sulla stampa, di fatto, lo liquidava in modo eloquente: “La nomina era a tempo, ora cercheremo per le sfide future una figura che possa ricoprire il ruolo di presidente avendo un mandato preciso da portare a termine”». 

«La sfiducia che abbiamo chiesto nei confronti di Pierotti non è pregiudiziale o pretestuosa, ma è ampiamente motivata dai fatti che hanno caratterizzato la sua gestione del caso Riceci. Il Presidente Pierotti, oltre a non aver preventivamente informato (stando a quanto dichiarato da Ricci e da Pierotti stesso mai smentito) gli organi istituzionali di Pesaro,  ha guidato un consiglio di amministrazione che ha prima autorizzato un’operazione complessa sul piano giuridico, economico e sociale, senza aver preventivamente raccolto il consenso politico degli enti coinvolti e poi contrastato la stessa operazione, contribuendo a provocare un corto circuito istituzionale, un danno reputazionale all’azienda ed un danno economico all’intera collettività. Ora basta con la doppiezza, ci vogliono fatti e soprattutto gli atti concreti. La mozione di sfiducia permetterà anche di fare chiarezza sui tanti alleati del “campo largo” , a cominciare da 5 stelle e Verdi che a parole si indignano contro Marche Multiservizi, ma poi non fanno nulla contro chi riconferma le stesse persone che hanno voluto la discarica di Riceci».

«Considerata l’importanza dei temi che dovremo affrontare nei prossimi anni in merito alla gestione dei servizi pubblici, riuscirà Biancani ad essere lineare, coerente e chiaro almeno su questo tema o lascerà che prevalga ancora una volta confusione ed incertezza?».