Pesaro

Riceci, la Provincia tende la mano a Petriano dopo il Tar. «Chiediamo insieme il vincolo ambientale»

Il presidente: «Sentenze confermano piena correttezza dell’iter procedurale seguito dalla Provincia. Lavoriamo insieme»

Giuseppe Paolini

PESARO – Riceci, prove di riconciliazione tra la Provincia e il Comune di Petriano che aveva presentato un ricorso contro l’Ente. Il presidente Giuseppe Paolini spariglia: «Dopo il Tar io tendo la mano al sindaco di Petriano. Non mi interessa dire chi è stato più o meno bravo. Abbiamo un obiettivo comune, che è la difesa di Riceci? Bene: allora perché non uniamo le forze, invece di continuare lo scontro. Chiediamo insieme il vincolo ambientale alla Regione».

Così il presidente interviene dopo la reazioni post Tar sul fronte Riceci. «Vedo dichiarazioni livorose dopo le tre sentenze che hanno confermato la piena correttezza dell’iter procedurale seguito dalla Provincia. Io ho espresso la mia posizione, ovvero che con questo ricorso il Comune di Petriano è andato contro se stesso e contro il suo no espresso nella conferenza dei servizi conclusiva. Con il rischio di azzerare tutto. Perché il sindaco di Petriano invece di fare ironia nei miei confronti dopo il risultato ottenuto al Tar («Valutiamo ricorso al Consiglio di Stato, sempre che Paolini lo consenta», ndr) non guarda avanti e si unisce a noi nella battaglia per il vincolo ambientale? Insieme abbiamo più forza».

Non solo: «Nessuno in questi giorni ha mai espresso commenti né considerazioni di alcun tipo sul ricorso dell’associazione Diversamente contro la Provincia rigettato dal Tar. Pertanto le dichiarazioni a me attribuite sono infondate. In questi giorni mi sono unicamente riferito al contenzioso tenuto in piedi dal Comune di Petriano. Comprendo il desiderio di accreditarsi anche quando si perde. Ma in questo caso si sbaglia destinatario». Conclusione del presidente: «Noi usciamo con tre sentenze vinte, il risultato è per la comunità di Riceci.  Abbiamo salvato il no alla discarica facendo completamente la nostra parte. Il resto è fuffa e le chiacchiere stanno a zero. Ora uniamo tutte le forze per il vincolo ambientale che deve istituire la Regione. Chi ci sta è con noi», conclude il presidente.