Pesaro

Riceci, sopralluogo della commissione ecomafie: «Vogliamo fare chiarezza». Poi la visita alle discariche del territorio

Il presidente Morrone ha guidato la delegazione a Ca' Lucio, Ca' Asprete e Monteschiantello. Mms: «Risposte puntuali»

Il sopralluogo della commissione Ecomafie a Riceci (Foto Il Ducato)

PESARO – Sopralluoghi nelle discariche pesaresi, con un particolare focus su Riceci.

A guidare la delegazione della commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie, il presidente Jacopo Morrone (Lega) che ha parlato di «versioni finora date confliggono tra di loro. Siamo qui per fare chiarezza e rispondere a cittadini e comitati. Qui c’è un percorso strano, con un progetto dubbio presentato, che verrà assolutamente approfondito. Verranno richiamati sindaci, Provincia e Regione per fare chiarezza su alcune posizioni».

Poi la visita alle discariche di Urbino, Tavullia, Fano. Marche Multiservizi fa sapere infatti che si è tenuto il sopralluogo anche alla discarica per rifiuti non pericolosi di Ca’ Asprete a Tavullia.
Il presidente della commissione Morrone ed i componenti Dario Iaia, Rachele Silvestri e Marco Simiani sono stati accolti all’interno dell’impianto, che sorge a poca distanza dalla frazione di Babbucce di Tavullia, dai rappresentanti di Marche Multiservizi e dal sindaco di Tavullia Francesca Paolucci.

La visita a Ca’ Asprete

Un sopralluogo durato circa un’ora nel corso del quale sono state fornite risposte puntuali alle domande dei parlamentari e sono state mostrate loro le vasche attualmente in coltivazione del quarto lotto dove vengono smaltiti i rifiuti non pericolosi conferiti in discarica. Sono stati inoltre mostrati gli impianti presenti a Ca’ Asprete: da quello ad osmosi inversa per il trattamento del percolato che, trattando il percolato direttamente in discarica, evita la circolazione di camion e dunque la produzione di 192 tonnellate di CO2 all’anno a quello che, alimentato con il biogas prodotto dal processo di decomposizione dei rifiuti smaltiti, produce energia elettrica immessa direttamente in rete. Negli ultimi tre anni è stato possibile immettere in rete circa 15 milioni di KWh di energia elettrica. Ai parlamentari è stata illustrata anche l’attività di biomonitoraggio realizzata grazie al progetto ‘Ape Informa’ che fornisce un contributo sull’analisi del contesto ambientale dell’impianto. In discarica è stato collocato un apiario composto da 5 arnie. Tutte le analisi svolte periodicamente sugli alveari hanno dato esito positivo certificando la qualità del miele prodotto in discarica e dunque la salubrità dell’ambiente circostante.

Nel pomeriggio la delegazione della Commissione parlamentare (presente anche l’onorevole Francesco Borrelli) si è spostata presso la discarica chiusa di Ca’ Lucio di Urbino dove ad attenderli, oltre ai rappresentanti di Marche Multiservizi, c’era il sindaco Maurizio Gambini. Anche in questo caso sono stati mostrati gli impianti presenti nel sito:
dall’impianto ad osmosi inversa per il trattamento del percolato all’impianto a biogas per la produzione di energia elettrica fino al biomonitoraggio delle api.

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