PESARO – La Banca centrale europea ha deciso di abbassare di un quarto di punto il tasso di interesse, per la Cna Pesaro Urbino non basta per aiutare famiglie e imprese.
«Tanta attesa per nulla o quasi. I tassi di interesse calano ma ancora in maniera insufficiente rispetto alle esigenze dei cittadini e delle imprese – sottolinea il direttore della Cna di Pesaro e Urbino, Claudio Tarsi – È positivo il provvedimento – aggiunge – ma si tratta di una misura ancora ampiamente insufficiente. Cna auspica quindi che sia solo un primo passo: ora la Bce deve proseguire il percorso di discesa dei tassi in maniera robusta e rapida».
Secondo la Cna «Il problema maggiore che l’Italia si trova ad affrontare non è più l’inflazione (scesa ai minimi europei), ma il rischio di stagnazione economica, come dimostra il calo in valore e in volume dei consumi registrato dall’Istat».
«Adesso la Cna – aggiunge Tarsi – chiede alle banche italiane di adeguarsi subito alle decisioni della Bce evitando gli irrigidimenti che continuano a far soffrire in particolare artigiani e piccole imprese, anche nella nostra provincia. Il rischio che corriamo è di vedere definitivamente compromessa la competitività delle imprese e di conseguenza la capacità dell’Italia di crescere a percentuali superiori all’uno per cento. La politica di rigidità della Bce di Christine Lagarde non sta aiutando affatto le nostre imprese, specie quelle che hanno contratto mutui e finanziamenti. Ecco perché auspichiamo ulteriori e più decise riduzioni dei tassi di interesse».