Pesaro

Rifiuti, Confindustria Pesaro: «Necessari impianti, perdiamo milioni per esportarli»

La presidente Baronciani è intervenuta all'assemblea privata degli industriali anche sull'arretramento della ferrovia e costi energetici. Ecco cos'è emerso

Un momento dell'assemblea Confindustria Pesaro

PESARO – L’assenza nella provincia di Pesaro di impianti per il trattamento dei rifiuti solidi industriali, la nuova ondata pandemica, la diffusione della fibra ottica nell’interno, il potenziamento e l’arretramento del tratto pesarese della linea ferroviaria adriatica e l’impatto sulle aziende dei rincari abnormi dei costi dell’energia sono stati i principali temi al centro dell’intervento della presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Alessandra Baronciani, in occasione dell’assemblea privata dell’associazione, che si è tenuta ieri, 15 luglio, a Palazzo Ciacchi.

«La Regione Marche e i comuni si stanno preoccupando di gestire le discariche di rifiuti urbani perché ormai i rifiuti industriali sono all’appannaggio del mercato – ha spiegato -. Tuttavia, la nostra provincia esporta migliaia di tonnellate di rifiuti tramite operatori privati, che vanno in giro per l’Italia e l’Europa: si tratta di milioni di euro che potremmo risparmiare, anche a beneficio dell’ambiente, se solo avessimo a disposizione impianti moderni». Baronciani ha anche auspicato che «arrivino indicazioni ministeriali più definite per collocare un termovalorizzatore nelle Marche, perché è necessario per trasformare in energia e calore tutto quello che non può più essere recuperato in altro modo, e oggi finisce in discarica. Su questo punto – ha aggiunto -, anche le riluttanze per la creazione dei biodigestori, sono comprensibili da parte della popolazione, ma non giustificabili da parte della classe dirigente».

Baronciani ha anche ribadito l’impegno di Confindustria per l’accelerazione sulla diffusione della banda ultraveloce nell’entroterra, «anche se ci sono ancora ritardi». Agli associati, la presidente ha garantito il «massimo impegno e il supporto per arrivare a una rete ferroviaria efficiente a livello europeo, sia per le merci che per i passeggeri». Sul fronte del lavoro, ha annunciato che «dal prossimo autunno Confindustria Pesaro Urbino sarà pesantemente impegnata con progetti di comunicazione rivolti sia ai giovani in cerca di occupazione sia alle imprese, che devono aumentare e modificare la comunicazione verso i giovani, e rendersi attrattive ai loro occhi».

In occasione dell’assemblea privata, l’associazione ha provveduto a rinnovare le cariche sociali per il prossimo quadriennio 2022-2026. I nuovi membri del consiglio generale, che andranno ad aggiungersi a quelli di diritto, sono: Saltarelli Mauro (Montefeltro Foraggi srl), Angeli Ivano (Mega Box srl), Mancini Vanessa (Ge.fim srl) Belfiore Michele (Ergo Wind srl), Andreani Chiara (Nuova T.C.M. srl), Bellucci Alessandro (Dago Elettronica srl) Giordano Salvatore (Biesse Group Spa), Sorangelo Giacomo (Wuerth srl), Battaglini Oliviero (Next srl), Bruscoli Alberto (Imab Group Spa), Grandi Pierfrancesco (Frantoio Vallefoglia srl), Fratesi Onelio (Fratesi sas).

Il Collegio dei Sindaci Revisori sarà formato da Sanchioni Claudio (Marchionni & Partners), Ferrini Francesco (Techfem Spa), Leva Silvano (Centrale Spa), Vecchione Salvatore (Scatolificio Vec srl), Perlini Costanzo (Costruzioni Perlini srl) e il  Collegio dei Probiviri da Andreani Egidio (Nuova T.C.M. srl),  Gamba Cesare (Gamba srl), Canevelli Pierluigi (Sartoria Saint Andrews Spa), Nicoletti Lorella (Nicoletti Immobiliare srl), Fraticelli Pierpaolo (Fox Petroli Spa) e Mancini Eliseo (L.A.M. srl).

Al termine dei lavori, grazie all’invito promosso dalla presidente del Gruppo Meccanica Teresa Mancini, sono intervenuti Stefano Franchi, direttore di Federmeccanica, e Corrado La Forgia, vicepresidente di Federmeccanica con delega alla Transizione Tecnologica ed Ecologica e V.P. Operation Manager & Managing Director Bosch VHIT, che hanno approfondito il tema “Innovazione e ricerca – Elementi strategici per il successo aziendale”.