FANO – Una cinta di comuni intorno a Forlì, la città di Fabriano, il giovane borgo di Terre Roveresche. Ecco le tre realtà molto diverse orograficamente e demograficamente che sono state messe a confronto nell’incontro organizzato in videoconferenza dal Forum dei Beni Comuni della Provincia di Pesaro-Urbino.
Si è trattata di un’interessante occasione di approfondimento per ascoltare dalla voce di chi ha scelto convintamente una modalità di gestione del servizio e ne valuta i risultati, i vantaggi tra porta a porta con tariffa puntuale, Isole Ecologiche Informatizzate e Porta a porta con «Carbon Waste Print».
Il filo comune alle tre best practice presentate dai rispettivi esperti, fanno tutte riferimento al principio, che è il punto cardine delle Politiche Ambientali Europee (EPA), che riguarda la prevenzione per ridurre al minimo la produzione di rifiuti, attraverso la tesi del “chi più inquina, più paga”.
Nel forlivese il direttore Alea Ambiente Paolo Di Giovanni ha raccontato l’esperienza attiva da qualche anno in un territorio di 13 comuni che serve una popolazione di 180mila abitanti.
Per la città di Fabriano è intervenuta Simona Carini, responsabile del Servizio Ambiente e Politiche Energetiche del Comune di Fabriano che ha presentato la scelta di puntare sulle Isole Ecologiche Informatizzate e che consentono ai cittadini di conferire i propri rifiuti dopo averli pesati. I risultati sono evidenti. Le Isole Ecologiche attualmente in uso a Fabriano, producono 260 kg di rifiuti procapite e 41 kg per l’indifferenziato che sono valori a livelli di eccellenza. In città ce ne sono 42 installate e 18 in fase di installazione «ma, grazie ad un finanziamento regionale – ha detto Carini – altre ne saranno presto attivate consentendo di abbattere ulteriormente la produzione di rifiuti procapite a livello totale».
L’impegno di Fabriano è stato riconosciuto anche da Anci Conai Nazionale che ha inserito la città della carta tra le best practice italiane insieme a Capannori in Toscana e Contarina in Veneto. Tutto parte dal controllo nel processo di conferimento che prevede la pesatura del sacchetto assicurando il controllo quantitativo in modo inequivocabile e semplice sia per il cittadino che per l’amministrazione comunale.
I dati presentati e correlati con quelli ufficiali Arpa e Ispra mostrano una situazione molto confortante confermando, come già evidenziato nel passato dalla stessa Arpam, Fabriano come Comune con la migliore raccolta procapite delle Marche al di sopra dei 30.000 abitanti. Proseguendo nell’installazione di ulteriori Isole Ecologiche Informatizzate, come si evidenzia nella tabella allegata, le performances continueranno a crescere nel tempo.
Interessante anche il lavoro in corso nel piccolo comune dell’hinterland pesarese di recente costituzione di Terre Roveresche che, attraverso il porta a porta, come spiegato dal sindaco Antonio Sebastianelli, ha migliorato le performance della raccolta differenziata monitorando un indice denominato Carbon WastePrint, che permette di sommare tutte le azioni dei cittadini in un unico valore ambientale, espresso in termini di CO2 prodotta od evitata.
La ricerca di efficienza ed efficacia sono aspetti fondamentali sempre ma assume particolare rilevanza in questo periodo storico e le differenze di costo tra i due modelli sono molto rilevanti con impatti forti sulla pressione Tari dei rispettivi Comuni: il modello PaP (caso ALEA) ha un costo di 95 euro procapite mentre le Isole ecologiche si posiziona a 53 euro procapite nei primi 9 anni a 38 negli ultimi 6 anni di vita utile.
In pratica possiamo affermare che, in questo caso, il costo si potrebbe dimezzare utilizzando le Isole Ecologiche Intelligenti.
C’è tanto da fare per dare un futuro sostenibile al nostro pianeta ma le soluzioni ci sono.