Pesaro

Rischio alluvioni nelle Marche, quali sono le politiche di prevenzione attuate dalla Regione?

Presentata un'interrogazione dalla fanese Marta Ruggeri, consigliera regionale del M5S: quanto denaro stanziato e per quali progetti?

La rimozione di tronchi, rami e detriti che l'alluvione ha portato verso ponte Garibaldi a Senigallia
La rimozione di tronchi, rami e detriti che l'alluvione ha portato verso ponte Garibaldi a Senigallia

FANO – Un’interrogazione che punta a fare luce sulle politiche che la Regione Marche intende adottare, nel breve, nel medio e nel lungo periodo, per prevenire le conseguenze degli eventi meteorologici estremi provocati dal cambiamento climatico. A presentarla è la fanese Marta Ruggeri, consigliera regionale del M5S.

«Non può essere trascurato il preoccupante campanello d’allarme costituito da tre disastrose alluvioni nell’arco di nove mesi, in un’area del Paese compresa tra il Nord delle Marche e la vicina Romagna. Il territorio marchigiano è a forte rischio di dissesto per il consumo di suolo più alto rispetto alla media nazionale, sia nelle vicinanze dei fiumi e altri corpi idrici (11.5 per centro entro 150 metri) sia nelle vicinanze della costa (45.1 per cento entro i 300 metri). Aspetti di fragilità che accentuano gli effetti rovinosi degli eventi atmosferici estremi, che i modelli previsionali stimano ancora più frequenti nel trentennio 2039-2068, quindi in aumento rispetto allo stesso arco di tempo precedente».

Marta Ruggeri

Riepilogata l’ampia normativa di settore e ricordata la disponibilità economica per la sicurezza sia del territorio sia della popolazione, pari ai quasi 9 milioni e mezzo dal Piano Stralcio 2019, l’interrogazione chiede conto alla giunta regionale di come siano state finora utilizzate le risorse.

«Deve essere spiegato quanto denaro sia stato stanziato dalla Regione per prevenire il dissesto idrogeologico e quali siano stati i progetti. Si vuole inoltre conoscere quali interventi nello stesso settore, e per quali importi, siano stati affidati al Consorzio di bonifica dal 2018 al 2022. Ricordo che il Consorzio di bonifica cura gran parte della manutenzione sul reticolo idraulico marchigiano, sia maggiore sia minore, quindi ritengo opportuno che la giunta regionale dichiari come ne valuti l’operato e, soprattutto, chiediamo che i marchigiani danneggiati dall’alluvione del 16 e 17 maggio scorsi siano esentati dal pagamento del contributo per il Consorzio di bonifica. Ho proposto questa agevolazione in quanto già adottata dalla Regione per chi è stato colpito dall’alluvione del settembre scorso».