PESARO – La nuova vita di Rocca Costanza, una struttura cara ai pesaresi ma non ancora valorizzata.
Ecco l’accordo attuativo per definire il percorso di rinascita di Rocca Costanza, immobile di grande pregio storico e artistico, che sarà rifunzionalizzato e diventerà sede dell’Archivio di Stato e del Museo della Fondazione Dario Fo e Franca Rame. Sono i contorni dell’intesa firmata dall’Agenzia del Demanio, dal Ministero della Cultura-Direzione Generale degli Archivi e dal Comune di Pesaro, ad integrazione di quella sottoscritta il 14 dicembre 2021, che delineava il futuro della fortezza, costruita a partire dal XIII secolo, trasformata e utilizzata nel tempo con varie funzioni di cui l’ultima, quella carceraria, dismessa già da diversi anni.
Si tratta di un progetto ambizioso di riqualificazione che viene ora maggiormente arricchito grazie all’opportunità di ospitare negli spazi rigenerati dell’antica fortezza, commissionata da Costanzo Sforza, anche il Museo che raccoglierà il patrimonio artistico-culturale appartenente alla Fondazione Dario Fo e Franca Rame, riconosciuto d’interesse storico dallo stesso MIC e già ospitato nella sede dell’Archivio di Stato di Verona.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Comune di Pesaro per omaggiare il legame tra l’artista e intellettuale Dario Fo con la città dove ha lavorato per diversi anni, è stata condivisa con il Ministero della Cultura, che destinerà ulteriori 2.350.000 euro al piano di riqualificazione della Rocca, derivanti dal Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, al fine di consentire l’allestimento degli spazi espostivi e conservativi del Museo. Inizialmente erano stati stanziati 5.400.000, di cui 1.400.000 messi a disposizione dal Ministero, 3.600.000 dall’Agenzia del Demanio e 400.000 dal Comune di Pesaro. Tra i punti di forza del protocollo, oltre alla riqualificazione di un immobile di proprietà dello Stato di rilevante interesse storico-artistico con un incremento del valore economico dell’asset pari a 6 milioni di euro, si segnala la chiusura di una locazione passiva che porterà un risparmio di spese per lo Stato di circa 200 mila euro annui attualmente corrisposti per l’affitto dell’Archivio di Stato di Pesaro presso un edificio di proprietà privata. Si tratta di un intervento green senza consumo di suolo, che prevede efficientamento energetico e riduzione di emissioni CO2 post intervento, elevato livello di digitalizzazione, con sistemi di monitoraggio e controllo per la gestione dell’edificio e modalità archivistica di compattazione dati di nuova generazione.
L’accordo affida la realizzazione delle opere all’Agenzia del Demanio, in qualità di soggetto attuatore del complessivo intervento di rifunzionalizzazione e valorizzazione, da ultimare entro il 2025.
Oltre ad ospitare l’Archivio di Stato e il Museo, l’operazione consentirà di restituire alla città uno degli edifici più preziosi, che tornerà così ad essere fruibile e valorizzato anche a fini turistici-culturali quale struttura di eccezionale valore storico e architettonico: parallelamente al protocollo si avvieranno le attività di valorizzazione culturale del bene attraverso la sottoscrizione di un Accordo tra il Ministero e il Comune per l’utilizzo di spazi dedicati a prestigiosi eventi tra i quali il Rossini Opera Festival, ospitato nella città di Pesaro, patria del noto compositore.