Pesaro

Rocca di Gradara, la gestione in capo al Comune

Siglato l'accordo per la valorizzazione del castello tra Ministero e amministrazione. Gasperi: «Così potremo incrementare lo sviluppo turistico»

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Il castello di Gradara

GRADARA – La gestione della Rocca di Gradara in capo al Comune.

Lo ha annunciato il Comune in base all’accordo di valorizzazione della Rocca demaniale siglato con la Direzione Regionale Musei Marche.

La sottoscrizione dell’accordo per la valorizzazione della Rocca Demaniale è avvenuta a seguito della proposta avanzata dal Comune al Ministero per i Beni, le Attività Culturali e per il Turismo e alla Direzione dei Musei Regionali delle Marche. L’Ufficio legislativo del Ministero ha quindi approvato l’accordo che impegna l’ente comunale a garantire le migliori condizioni di fruizione e valorizzazione del bene pubblico: la gestione ordinaria viene affidata al Comune che potrà – ad esempio – stabilire gli orari di ingressi al monumento mentre la direzione resterà a un funzionario regionale.

«Questo passaggio rappresenta un momento cruciale per il nostro Comune e per la nostra Comunità – esordisce il Sindaco Filippo Gasperi – Il piccolo, ma incredibilmente attrattivo, borgo di Gradara ritorna ad essere un’entità unica, sotto la gestione del Comune di Gradara. Questo fatto che può sembrare un semplice aspetto gestionale, in realtà consentirà a Gradara di diventare una destinazione turistica compiuta, nella quale ogni suo attrattore, e da ora anche quello più importante, la Rocca Demaniale, sarà parte integrante di un piano di sviluppo turistico e culturale che potrà incrementare ulteriormente, qualitativamente e quantitativamente, i flussi turistici di Gradara».

«Ringrazio il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e il Direttore Regionale dei Musei delle Marche, Marco Pierini, per la fiducia accordataci e per la disponibilità dimostrata in questi ultimi mesi, nei quali è avvenuto un fatto molto importante: si è dato atto del lavoro di promozione e valorizzazione che il Comune di Gradara ha svolto negli ultimi anni, congiuntamente ad altri fondamentali soggetti quali: Gradara Innova, Pro Loco e le associazioni di volontariato. Un costante impegno profuso non solo nella promozione ma anche nell’innalzamento del livello qualitativo dell’offerta turistica e culturale del nostro Comune. Uno sforzo al quale anche il settore privato ha contribuito, riqualificando attività esistenti o aprendone altre di ottimo livello prestando particolare attenzione all’identità del luogo e alle sue peculiarità».

Un accordo che arriva dopo un periodo agitato in cui tante voci si sono succedute, con le preoccupazioni di più parti politiche e sindacali. Nelle scorse settimane si era parlato della cessione ad un organismo (Fondazione, Consorzio?) che avrebbe a capo il Comune stesso di Gradara e tra i suoi partner il Mibact, che si sarebbe defilato dalla gestione diretta. 

Momenti delicati iniziati a dicembre 2019 quando il Polo Museale delle Marche aveva disdettato una convenzione che dal 2011 regolava i rapporti tra gli Enti e la Società che gestisce la biglietteria per la Rocca demaniale.

Come si legge nell’accordo, il decreto legislativo n° 42 del 22 gennaio 2004 prevede che lo Stato, le Regioni e gli enti pubblici perseguano il coordinamento, l’armonizzazione e l’integrazione delle attività di valorizzazione dei beni pubblici stipulando accordi per definire strategie comuni orientate a promuoverne la conoscenza e le migliori condizioni di fruizione.

«Rendere il patrimonio culturale delle Marche più fruibile è una grande opportunità – sottolinea il consigliere regionale Andrea Biancani. Ampliare le possibilità di accesso ai turisti che vorranno visitare la Rocca determinerà un aumento delle presenze nel borgo con conseguenti effetti positivi anche per le attività economiche di Gradara».

Silvano Straccini, presidente di Gradara Innova, società partecipata del Comune precisa: «Gradara Innova sarà a fianco dell’amministrazione comunale per realizzare al meglio il progetto di promozione e valorizzazione della Rocca mediante il supporto operativo e creativo di tutti gli eventi».

L’ente comunale, in intesa con il direttore del sito e nei limiti delle attribuzioni e dei servizi di competenza del concessionario – potrà organizzare eventi espositivi e di spettacolo, concerti, conferenze, convegni, presentazioni, aperture straordinarie serali coinvolgendo anche il borgo in un piano di potenziamento promozionale, turistico e culturale improntato alla massima integrazione.

«Questo accordo – ribadisce l’assessore Mariangela Albertini – è un traguardo straordinario raggiunto grazie al costante impegno dell’amministrazione che in questi ultimi anni ha lavorato intensamente e in sinergia con le imprese e le associazioni turistiche locali mettendo la rocca – il monumento simbolo di Gradara per eccellenza – al centro di strategie di promozione che hanno prodotto importanti risultati: record di ingressi alla rocca nel 2018, oltre 230 mila, il titolo di Borgo dei Borghi 2018 tra i Borghi più Belli d’Italia, l’attribuzione della Bandiera Arancione Touring Club Italiano e la medaglia all’alto valore culturale della Presidenza della Repubblica per il Convegno “Giornate Internazionali di Studio Francesca da Rimini”».

«Ora – conclude il Sindaco Gasperi – ci aspetta un grande lavoro da portare avanti e siamo già carichi di entusiasmo e di nuove idee da implementare».

Sono intervenuti l’Onorevole Alessia Morani, il Direttore dei Musei Regionali Marco Pierini, il dirigente Turismo Regione Marche Raimondo Orsetti, il consigliere regionale Andrea Biancani, il Sindaco Filippo Gasperi e l’assessore Mariangela Albertini, Il presidente di Gradara Innova Silvano Straccini, il consulente della società Gianluca Bellucci e il Docente dell’Università di Bologna Hermann Graziano, responsabile del piano strategico turistico di Gradara.

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