Pesaro

Rsa di Mombaroccio, Cgil e Cisl: «Mai fatta una manutenzione, ora servono risorse»

I sindacati esprimono il loro rammarico dopo il trasferimento degli anziani a causa delle crepe nella struttura. «Chiediamo garanzie per i dipendenti»

cura degli anziani, alzheimer, demenze

PESARO – Rsa di Mombaroccio, Cgil e Cisl esprimono grande rammarico in merito alla vicenda del trasferimento degli anziani dalla casa di riposo per le crepe alla struttura.

«Una vicenda che si trascina da anni e che con la volontà dall’Area Vasta, dell’Asur e della Regione avrebbe dovuto avere un diverso epilogo – sottolineano i sindacati -. Da tempo ribadiamo che il territorio necessita di servizi adeguati al fine di garantire ai cittadini un livello di assistenza adeguato e in questo caso per quel territorio, per quella comunità e per l’intero sistema sanitario e sociosanitario provinciale: il Bricciotti è parte importante in termini risposte ai bisogni assistenziali. In questi anni abbiamo ribadito la necessità di destinare adeguate risorse affinché la struttura fosse conforme ai necessari standard di sicurezza in quanto la struttura, acquistata negli anni ’80 dal servizio sanitario regionale, non è stata mai oggetto di adeguati interventi di manutenzione».

Dunque le sigle dicono: «Abbiamo invece assistito al passare inesorabile del tempo senza che nulla sia stato fatto ad esclusione del prendere atto che la struttura non è più idonea; non solo, leggiamo oggi che servono ancora indagini più approfondite su tutta la struttura. A tal proposito, ci risulta che l’amministrazione comunale di Mombaroccio, nel novembre scorso, aveva fatto eseguire una perizia statica e sismica, (consegnata all’Asur e Area Vasta), nella quale si evidenziano le criticità e gli interventi necessari».

Cgil e Cisl chiedono con forza, all’AV1 e all’Asur, che servizi di natura sanitaria siano garantiti e chiedono di conoscere la destinazione, temporanea, dei 40 posti letto fino ad oggi destinati alla Rsa Bricciotti di Mombaroccio (PU).

«Chiediamo inoltre che vengano destinate al più presto risorse adeguate per rendere idonea la struttura e riportare nel più breve tempo possibile gli ospiti nella struttura. Abbiamo inoltre la necessità di raccogliere le necessarie garanzie in termini occupazionali rispetto agli infermieri e OSS che prestavano servizio alla Bricciotti oggi temporaneamente trasferiti. Questa vicenda ci ricorda tanto quella del San Benedetto di Pesaro dove colpevolmente la Regione ha abbandonato quella struttura permettendone il suo progressivo ed inesorabile degrado nel cuore della città. Ecco, questo non deve accadere. Speriamo che la nuova amministrazione regionale sia capace di girare pagina e dare segni concreti di discontinuità con il passato».