Pesaro

Ruggeri (M5S) attacca la Regione sulla gestione del torrente Arzilla: «Impegno minimo»

Secondo la consigliera regionale l’Arzilla sarebbe un torrente a forte rischio di esondazione, ma la Regione sembrerebbe curarsene poco

Il torrente dell'Arzilla (foto facebook Sergio Carboni)
Il torrente dell'Arzilla (foto facebook Sergio Carboni)

FANO – I violenti fenomeni atmosferici che a metà settembre si sono abbattuti sulle Marche causando 13 morti hanno riacceso l’attenzione dello stato di sicurezza dei tratti fluviali locali. A destare particolare preoccupazione nella Val Metauro e nel Fanese è lo stato del torrente Arzilla.


A gettare benzina sul fuoco sulla gestione e la cura del letto del fiume è Marta Ruggeri, la capogruppo dei 5 Stelle in consiglio regionale, che dopo la discussione del suo atto ispettivo sull’operato dell’amministrazione marchigiana ha criticato aspramente la giunta Acquaroli: «L’Arzilla è un torrente a forte rischio di esondazione, però la Regione sembra curarsene poco. La conferma è nei dati che mi sono stati forniti in aula», ha detto stamane la consigliera.

«La risposta dell’assessore Stefano Aguzzi – ha proseguito Ruggeri – dimostra l’impegno minimo da parte della Regione riguardo alla prevenzione del rischio idro-geologico su tutto il corso dell’Arzilla e l’intenzione di non rimediare in futuro. Ne sono sorpresa, ricordando la disastrosa alluvione provocata dall’Arzilla nel 1979 e constatando che altrove nelle Marche, per analoghe condizioni di rischio, sono state invece stanziate parecchie risorse».

Le parole di Ruggeri
sono state la risposta all’intervento dell’assessore Aguzzi, che ha esordito mettendo la competenza della manutenzione sul torrente in capo al Comune di Fano (tratto urbano) e per il resto al Consorzio di bonifica. Slittato in avanti un intervento di 180.000 euro, finanziato dalla Regione per innalzare l’argine sinistro nella zona esondabile della foce, perché la ditta è al momento impegnata in lavori collegati alla tragedia del 15 settembre scorso.

L’atto ispettivo della capogruppo a 5 Stelle è subito successivo a quel drammatico evento e individua una priorità della prevenzione proprio nel torrente Arzilla a Fano: «Il Comune stanzierà 100.000 euro per interventi straordinari di pulizia, ma non bastano. Bisogna invece mettere in sicurezza l’intero corso del fiume, da dove nasce fino alla sua foce. Bisogna pulire l’alveo, rimuovendo tutti quegli elementi che possano ostruire il deflusso di una piena, come la vegetazione caduta o i grossi accumuli di fango. È necessario farlo presto, perché la manutenzione è in ritardo di molti anni».