PESARO – Dal 6 luglio al via in tutta Italia i saldi estivi con le nuove regole del Codice del consumo.
«Quelli in partenza – spiega il vicedirettore di Confcommercio Marche Nord Agnese Trufelli – sono saldi molto importanti ed attesi sia dalle attività commerciali che dai consumatori. Nella nostra regione si concluderanno il 31 agosto. I consumatori potranno acquistare articoli di abbigliamento a prezzi molto convenienti. I negozi contribuiranno in maniera sostanziale al contenimento dei prezzi e, di conseguenza, dell’inflazione.
L’invito ancora una volta è quello di acquistare sotto casa, a privilegiare i negozi di vicinato che svolgono un importante ruolo sociale e sono veri presidi di sicurezza delle nostre città e dei nostri borghi».
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 213 euro, pari a 95 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro.
«Va evidenziata la novità dell’applicazione dal 1° luglio del nuovo Codice del Consumo che modifica le norme su sconti, promozioni, liquidazioni e saldi e introduce per la prima volta una regolamentazione anche delle vendite online. Un’importante risposta alla richiesta di Federazione Moda Italia e Confcommercio a tutela del principio ‘stesso mercato, stesse regole’».
Ecco alcuni principi base. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Quanto alla prova dei capi: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
C’è l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.