Pesaro

Saltara, casa di riposo “Maroncelli” allo stremo. Il racconto della direttrice

Suor Laura Marangoni descrive uno scenario difficile. La struttura per anziani, nonostante gli sforzi messi in campo, ha registrato dieci decessi. «Sollecitiamo l’Asur per l’invio di personale, di mascherine e guanti»

Casa di riposo
Casa di riposo

SALTARA – «La nostra priorità è la tutela degli ospiti e del personale che opera nella struttura». Queste le parole di suor Laura Marangoni, direttrice nella casa di riposo Agnese Maroncelli di Saltara, raggiunta telefonicamente dai cronisti di CentroPagina.

La religiosa racconta di una situazione giunta allo stremo che, nonostante gli sforzi messi in campo dal personale della struttura, da inizio emergenza ha dovuto registrare ben dieci decessi correlati al Coronavirus.

«Oltre queste 10 persone mancate sono circa 10 gli altri ospiti al momento ricoverati negli ospedali: diversi di loro stanno rispondendo positivamente alle cure; il decorso sarà ancora lungo ma questo ci rincuora e ci fa ben sperare».

A preoccupare suor Laura è invece il personale della struttura ridotto oramai all’osso con cui fronteggiare questa situazione che non ha precedenti: «Al momento sono 30 gli ospiti che vivono nella struttura ed ognuno di essi alloggia in una camera singola; più della metà di loro, nonostante i nostri solleciti, non è stata ancora sottoposta a tampone».

«La loro incolumità, non mi stancherò mai di sottolinearlo, è la nostra prima preoccupazione – prosegue la direttrice – e viste le deboli forze che abbiamo tra le nostre fila, il tutto diventa ancora più complicato. Nei giorni scorsi la Protezione Civile ha inviato un infermiere che ci è stato assegnato per tre giorni la settimana: lo considero una vera benedizione in quanto si tratta di una persona esperta che è entrata subito in armonia con l’ambiente».

Un aiuto certo importante ma che non soddisfa il totale bisogno nella casa di riposo: «La gran parte del personale che avevamo a disposizione prima dell’emergenza è a casa per malattia».

«Stiamo sollecitando l’Asur per l’invio di personale e di dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti, visto l’uso importante che ne facciamo. Personale e materiale: queste sono le nostre due priorità al momento».

Al riguardo, nella giornata del 15 aprile anche i sindacati dei pensionati Spsi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Marche, dopo l’incontro in videoconferenza con l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il direttore generale dell’Asur Marche Nadia Storti e il responsabile del Servizio regionale politiche sociali Giovanni Santarelli, hanno espresso l’urgenza di intervenire:
«È assolutamente indispensabile agire con decisione e in modo incisivo per contrastare le drammatiche conseguenze della diffusione del Covid nelle strutture per anziani. Alcune nostre osservazioni sono state recepite dalla Regione Marche e dall’Asur, ma per l’attuazione i tempi sono troppo lunghi. Si è già perso troppo tempo».