SAN COSTANZO – Furbetti dell’immondizia, 40 multe. Le segnalazioni di degrado e i casi di abbandono rifiuti nel territorio comunale di San Costanzo non rimangono impuniti. Questa è la valutazione sul resoconto fornito dal comandante Dott. Andrea Rovinelli che oltre alle attività proprie del corpo di Polizia Municipale di San Costanzo riassume anche quelle del servizio degli Ispettori Ambientali ASET avviato durante l’anno 2021 e confermato anche per l’anno 2022.
Durante l’anno appena concluso sono stati effettuati oltre 300 accertamenti tra sopralluoghi, segnalazioni e verifiche fotografiche che hanno portato alla rilevazione di 40 verbali amministrativi, di cui 24 a seguito di accertamenti degli ispettori ambientali, 7 attraverso telecamere e fototrappole e 9 attraverso servizi di appostamento e rovistamento dei rifiuti per un importo totale accertato di sanzioni amministrative di 7.350 euro.
A questo va aggiunta una denuncia a piede libero che – a seguito dell’attività di indagine svolta in collaborazione con il Commissariato di Polizia di Fano ed il Comando di Polizia Locale di Fano – ha portato all’individuazione dell’autore dell’abbandono di 1.500 kg di rifiuti (pneumatici) nelle isole ecologiche di San Costanzo e Fano che si ritrova con una denuncia penale a suo carico.
L’attività di vigilanza non ha riguardato solo l’accertamento di illeciti e violazioni del regolamento comunale di gestione dei rifiuti, ma attività di informazione alle utenze domestiche ed attività economiche sul corretto conferimento di rifiuti ed il controllo dei conduttori di cani relativo ai dispositivi obbligatori per la raccolta delle deiezioni.
«Consideriamo questa attività una forma di responsabilità che l’amministrazione comunale è ben contenta che venga svolta per rispetto di tutte le persone che con elevato senso civico adottano comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti e che spesso non possono godere di situazioni di decoro adeguate a causa di pochi – afferma l’assessore con delega all’Ambiente Stefano Giraldi – Ci auspichiamo che questi dati possano aumentare la responsabilizzazione della cittadinanza nell’impegnarsi al meglio per contribuire al corretto funzionamento del sistema di raccolta rifiuti».