PESARO – Sanità, tema di scontro politico e di campagna elettorale. Dopo i dati sul Benessere delle province diffusi da Istat e le critiche al sistema provinciale da parte dell’Eurodeputato Matteo Ricci, il consigliere regionale Fdi Nicola Baiocchi interviene.
«La sanità marchigiana continua a migliorare, si recuperano posizioni e si rafforzano le eccellenze già presenti. L’ennesima conferma arriva dell’ultimo rapporto Agenas per il 2023 che certifica l’Ast 1 di Pesaro e Urbino come prima in assoluto in Italia per mortalità evitabile che è calcolata attraverso due voci: le cause prevenibili (ossia la mortalità correlata a fumo, alcol ed errati stili di vita, incidenti e suicidi, mancate vaccinazioni e altre carenze di prevenzione primaria) e le cause trattabili (mortalità legata a carenze nelle diagnosi precoci e qualità delle cure), tasso di 14,6 ogni 10 mila abitanti rispetto ad altre realtà che raggiungono anche il 29,1. Continuano le conferme per il sistema sanitario regionale e anche per l’Ast di Pesaro e Urbino, dopo il riconoscimento a Torrette di Ancona che per il terzo anno consecutivo si conferma miglior ospedale pubblico d’Italia e il riconoscimento che Agenas ha assegnato anche all’ospedale di Pesaro».
Baiocchi sottolinea: «Nel suo complesso, le Marche si collocano in zona centrale in quasi tutte le classifiche e migliorano. Lo è per la valutazione degli indicatori (dotazione dei servizi territoriali; cure primarie; presa in carico del territorio; ospedalizzazioni evitabili e il consumo di prestazioni di specialistica ambulatoriale); la valutazione degli indicatori (degenza media nei reparti di medicina interna e geriatria; l’indice di fuga per prestazioni di media e bassa complessità; il rispetto dei tempi di attesa per gli interventi di colecistectomia, protesi all’anca, ginocchio e spalla) con alte performance; Area Sostenibilità economico-patrimoniale: la valutazione degli indicatori (costi pro-capite e l’indice di tempestività dei pagamenti). E appunto, Area Outcome (Esiti): la valutazione degli indicatori (mortalità prevenibile e trattabile) dove si occupa il primo posto nazionale con l’Ast 1 di Pesaro».
Per il consigliere: «Nel corso di quest’anno tanti altri miglioramenti già si stanno evidenziando, frutto della Riforma degli Enti e del nuovo Piano sociosanitario che stanno modificando radicalmente la sanità regionale all’insegna della territorialità e della prossimità. Dati positivi evidenziati anche nel rapporto Bes dei territori dell’Istat. Le Marche si confermano con indicatori medio-alti che ci collocano vicini alla Toscana, molto superiori a Umbria e Lazio, con una valutazione molto simile a quella del Veneto. Indicatori che tratteggiando una Regione dove si vive bene, c’è sicurezza, reddito superiore alla media, patrimonio culturale diffuso. Un risultato conseguito ottimale che smentisce il controcanto di chi di fatto tifa contro i marchigiani per mero tornaconto politico».