Pesaro

Sanità Pesaro Urbino, Paolini replica a Gambini: «Stallo sulla conferenza dei sindaci? Chieda alla Regione»

Il presidente della Provincia: «Accuse infondate sul mio operato. Non spetta a me convocare l’assemblea. Stop alle strumentalizzazioni elettorali»

Giuseppe Paolini

PESARO –  Sanità e assemblea dei sindaci, è polemica tra il presidente della provincia e il sindaco di Urbino.

«Il sindaco di Urbino Maurizio Gambini mi accusa continuamente di non volere convocare l’assemblea dei sindaci sulla sanità territoriale – spiega Giuseppe Paolini, presidente della Provincia – In base alle sue dichiarazioni lui sarebbe stato più bravo, perché l’ha riunita molte volte sotto la sua presidenza. Mentre io avrei fermato tutte le riunioni. In questi giorni lo ripete spesso nei suoi incontri pre-elettorali. Non accetto più accuse strumentali di immobilismo, visto che la situazione di stallo è dovuta alla giunta regionale. E io non posso convocare nessuna conferenza dei sindaci: lo affermano gli stessi indirizzi della giunta regionale dopo la nuova legge regionale dell’agosto 2022. Ma dal momento che il sindaco di Urbino continua a tirarmi in ballo, riassumo la questione una volta per tutte, perché è ora di fare chiarezza e dire stop alle strumentalizzazioni sul mio operato».

Il presidente della Provincia Paolini prende le carte e ricostruisce i fatti: «Come sindaco di Isola del Piano ho avuto l’incarico di presiedere l’assemblea dei sindaci di Area vasta 1 dal settembre 2021. E non è vero che non ho mai convocato l’assemblea, al contrario di quello che dice Gambini: l’ultima volta risale al luglio del 2022. Poi la Regione ha approvato una nuova legge regionale (la numero 19 dell’8 agosto 2022, ndr) sull’organizzazione del servizio sanitario. Con questa legge ha sostituito la precedente assemblea dei sindaci, di cui ero presidente, con una nuova conferenza dei sindaci». Che come riporta l’articolo nove della legge regionale, «viene costituita in ogni azienda sanitaria territoriale e svolge le funzioni tramite l’organismo di rappresentanza, composto da quattro membri e dal presidente. Il presidente viene eletto a maggioranza». Il funzionamento della conferenza, evidenzia la nuova legge, è disciplinato da un regolamento che deve essere approvato sulla base degli indirizzi della giunta regionale, previo parere del Cal (Consiglio delle autonomie locali).

Sottolinea Paolini: «Lo scorso 6 febbraio la giunta regionale ha deciso di richiedere il parere al Cal sulla bozza delle linee di indirizzo. Lo scorso 27 febbraio il Cal ha fornito il parere, chiedendo però alla giunta regionale alcune modifiche sugli indirizzi. Ad oggi la giunta regionale non ha ancora approvato il testo definitivo. Tra l’altro proprio le linee di indirizzo della giunta regionale affermano che ‘la prima riunione della conferenza dei sindaci è convocata dal direttore generale dell’Azienda sanitaria territoriale di riferimento’. Quindi come potrei convocarla io? Gambini me lo spieghi». Non solo: «Gli indirizzi della giunta regionale stabiliscono che la prima conferenza dei sindaci è presieduta, fino all’elezione del nuovo presidente, dal sindaco più anziano di età. Una verifica, questa, che in ogni caso compete alla Regione. Quindi la nuova conferenza, in prima battuta, deve approvare il regolamento ed eleggere poi il presidente tra i suoi componenti. Gambini lo sa? In tutto questo cosa c’entro io? Dovrei convocare assemblee quando non posso? Credo che Gambini dovrebbe indirizzare ad altri le sue accuse di immobilismo». 

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