PESARO – Una risposta chiara sulla situazione sanitaria in provincia di Pesaro. L’assessore regionale Filippo Saltamartini sgombra il campo. «Non c’è nessuna fuga di medici dall’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro Urbino, né da Fano né da Urbino, i medici di cui si parlava sulla stampa sono rimasti al loro posto e anzi c’è una valorizzazione di questi specialisti».
«Se l’opera dei rappresentanti dei cittadini in seno all’Assemblea Legislativa si riduce a commentare i titoli o gli articoli di un giornale, penso che stiamo frustrando la nostra funzione, non dobbiamo meravigliarci che dei medici possano partecipare ad altri concorsi perché così possono annoverare nel loro background professionale una statistica idonea anche per altri plessi ospedalieri. Come Giunta lavoriamo per garantire ai nostri professionisti la massima soddisfazione».
Riferendo la risposta dell’AST di Pesaro Urbino all’interrogazione presentata in Consiglio regionale dalla minoranza, ha spiegato che «a fronte delle dimissioni rappresentate, si è provveduto con nuove assunzioni, tali da non creare nessun blocco delle sedute, dal momento che i nuovi ingressi hanno sopperito alle dimissioni».
In merito alle dichiarazioni rese dal Consigliere di minoranza Minardi in consiglio regionale si precisa che: «La dottoressa Sara Mazo primario del pronto soccorso di Urbino ha assicurato al Direttore dell’Ast Pu che non è sua intenzione dimettersi dal proprio incarico, anche perché proprio il 23 settembre scorso, dietro sua richiesta, sono stati attivati 5 posti di medicina d’urgenza a Urbino. In merito al dr. Rocchi, dirigente dell’unità operativa semplice dipartimentale della Cardiologia presso lo stabilimento di Fano, ha rassegnato da tempo le proprie dimissioni e come per ogni altra professionalità, si è proceduto all’avvio delle procedure finalizzate ad un nuovo reclutamento, con immediata nomina del sostituto per garantire la continuità dell’attività.
In merito agli anestesisti ne sono stati assunti 6, di cui 4 per gli ospedali di Pesaro e Fano e due a Urbino, riuscendo così a garantire il turnover al cento per cento. A Pesaro – Fano sono stati assegnati 1 specialista e 3 specializzandi, mentre ad Urbino sono stati assunti uno specialista è uno specializzando».