Pesaro

Schianto mortale a Rosciano: anche Lega Fano e M5S incalzano l’assessore Tonelli

A finire sul banco degli imputati la lentezza dei progetti: già nel 2018, il consiglio comunale si era espresso all’unanimità sull’urgente necessità di mettere in sicurezza quell’intersezione

La zona dove si è consumato l'incidente
Zona soggetta a incidenti

FANO – Nuovo affondo in tema di viabilità e sicurezza da parte delle minoranze politiche di Fano. Dopo Fratelli D’Italia e Nuova Fano, stavolta a criticare senza mezzi termini le scelte dell’amministrazione e soprattutto quelle dell’assessore Tonelli, sono gli esponenti locali di Lega e M5S.

Ad innescare il dibattito è stata la tragedia consumatasi a Rosciano e costata la vita ad Alessandro Minardi (i funerali si terranno il 13 settembre alle ore 15 presso la Chiesa parrocchiale Santa Maria Goretti a Sant’Orso di Fano). La pericolosità del tratto dove è accaduto l’incidente è stata denunciata anche dai residenti che auspicano il realizzarsi al più presto di rotatorie per minimizzare i rischi di una svolta che viene utilizzata non raramente anche contromano.

«Ci sentiamo in dovere di difendere la credibilità di una classe politica- riferisce Lega Fano – che non può rimanere impassibile di fronte ad una evidente inadeguatezza e chiediamo scusa, al posto dell’assessore Tonelli, all’intera città di Fano. È imbarazzante presentare ai cittadini il progetto di riqualificazione della viabilità in zona Codma dopo quanto accaduto, senza nemmeno esprimere prima il proprio rammarico alla città. Avrebbe dovuto scusarsi per aver ignorato una mozione presentata dai nostri consiglieri e votata dal consiglio comunale, che già dal 2018 chiedeva un intervento immediato e la messa in sicurezza di quel tratto stradale troppo pericoloso. Scuse dovute anche per aver risposto alle interrogazioni della Lega, di maggio 2020 e marzo 2021, annunciando lavori trionfali che si sono conclusi con un nulla di fatto, dando il chiaro messaggio che non c’era la volontà politica di mettere mano al problema. Superficialità e mancanza di senso istituzionale che abbracciano numerosi altri interventi in capo all’assessore Tonelli».

Gli esponenti della Lega, come già peraltro fatto dalle altre minoranze, puntano il dito anche su altre strategie ideate per migliorare la viabilità futura della città: «La realizzazione delle strettoie su via Trave, installate senza aver ascoltato un singolo cittadino, sono sulla bocca di tutti i residenti per la loro inutilità e potenziale pericolosità. Così come le piste ciclabili appena realizzate che potrebbero rivelarsi scenario di altri drammatici incidenti. Ideologica e per nulla risoluta, l’attività dell’assessore Tonelli sta mettendo in luce la qualità di un’amministrazione che non è più credibile. Un’amministrazione complice di quelle disfatte. Disfatte ormai ben evidenti a tutti i cittadini e che attendono invano che qualcosa possa cambiare».

Dello tesso tenore l’attacco del M5S: «La vicenda del famigerato incrocio di Via Campanella, che ora ha purtroppo assunto tinte tragiche, rappresenta la perfetta sintesi dell’incapacità delle Giunte Seri nella programmazione e realizzazione di opere pubbliche davvero utili ai cittadini. Si conferma innanzitutto quante occasioni siano state perse con le opere compensative per colpa di una miopia e di una inconsistenza politica che l’attuale maggioranza, in primis Seri e Fanesi, condivide con le giunte Aguzzi. Se si fosse gestita con un minimo di buon senso quella partita, le nuove rotatorie a Rosciano sarebbero già state ultimate a spese di Autostrade. Ma salta poi all’occhio l’insopportabile lentezza dei progetti: già nel 2018, il consiglio comunale si era espresso all’unanimità sull’urgente necessità di mettere in sicurezza quell’intersezione, ma in tre anni l’Amministrazione non è stata in grado di avviare i cantieri. Ecco perché da troppo tempo ci si deve rassegnare all’attuale viabilità, che è fuori da ogni logica razionale e provoca un inutile aumento di smog, portando tanti automobilisti incoscienti a violare il codice della strada – e concludono – Insomma, se questa Giunta si facesse un bell’esame di coscienza prenderebbe atto della propria inadeguatezza e si farebbe subito da parte, ma siccome sospettiamo che la propensione all’autoanalisi non rientri tra le virtù dei nostri bravi amministratori, temiamo che dovremo assistere ancora a lungo alle loro illuminate gesta».