PESARO – Al 16 maggio sono 23 gli sforamenti delle polveri sottili a Pesaro rilevati dalla centralina del Parco Scarpellini. Nei primi quattro mesi e mezzo dell’anno il polverometro ha superato il limite consentito di 50 mg/m3 23 volte su un limite annuo di 35, livello di tolleranza per la salute umana.
Ad aprire la seduta in Consiglio Comunale è stato l’intervento di Heidi Morotti, assessora alla Sostenibilità, che ha replicato all’interrogazione “Sforamento PM10” presentata dal consigliere Daniele Malandrino: «Il tavolo tecnico (previsto dall’Accordo di programma tra Regione Marche, Province, Comuni di Zona A, ndr) si è riunito il 7 aprile 2022. Il contributo dell’Arpam, ha confermato che l’andamento delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera nel primo trimestre 2022 è confrontabile con gli anni 2018, 2019 e 2020».
Confrontabili con gli anni passati anche i superamenti del valore limite giornaliero per le polveri sottili PM10 rilevati dalla stazione di monitoraggio di Pesaro in via Scarpellini. La nota dell’Agenzia, sottolinea che i superamenti “sono spesso dovuti a valori di concentrazione poco superiore al valore limite di 50 ug/m3”. Ipotizza che “i superamenti siano dovuti prevalentemente allo stato di alta pressione atmosferica. Assicura che verranno effettuati i dovuti approfondimenti per focalizzare la peculiarità della stazione di via Scarpellini”. Al momento Arpam “non è a conoscenza di episodi di superamento del valore limite a causa di fattori naturali, ma assicura che verranno effettuati i necessari riscontri”.
Morotti ha aggiunto che «le tematiche sono state trattate ed approfondite durante un incontro successivo, che si è svolto il 22 aprile a cui hanno partecipato l’assessora Heidi Morotti, Arpam (Giorgio Catenacci, direttore Tecnico Scientifico e Marco Salustri, tecnico) e il personale dell’Ufficio Ambiente (Mauro Moretti e Valeria Nardi), nel corso della quale sono state nuovamente affrontati e approfonditi andamenti e sforamenti registrati nella stazione di Pesaro. In questa sede Arpam ha presentato dati che illustrano una situazione confrontabile con l’andamento degli anni precedenti. L’agenzia – ha concluso Morotti – ha sottolineato che i valori della media annuale, siano ben più rappresentativa della qualità dell’aria rispetto ai dati dei singoli sforamenti e che la media registrata da Pesaro comporta valori nella norma».