Pesaro

Siligata, il Comitato chiede un confronto: «La barriera stravolge paesaggio e habitat»

Una lettera indirizzata a Soprintendenza, Comune e Anas per l'apertura ad una discussione per il ripensamento complessivo del tratto della Statale 16

I lavori sulla Siligata

PESARO – Lavori sospesi sulle Siligate, il Comitato Consolare Flaminia ha inviato un documento, sottoscritto anche da Italia Nostra e Lupus in Fabula, per «chiedere l’apertura di un tavolo di confronto».

Anas ha sospeso i lavori per la realizzazione del new jersey nel tratto di Statale 16 che attraversa le Siligate. Il tutto dopo lo stop della Soprintendenza che ha richiesto l’avvio del procedimento di autorizzazione paesaggistica.

Per questo, il Comitato Consolare Flaminia ha inviato un documento, per «chiedere l’apertura di un tavolo di confronto, come auspicato dalla Soprintendenza, perché questa opportunità sia l’occasione per un vero ripensamento complessivo del tratto che ristabilisca l’equilibrio fra ambiente, paesaggio e sicurezza per tutti gli utenti della strada».

I lavori sulla Siligata

Nella lettera, inviata a Sabap Marche, Anas, Prefettura, Comune, Regione, Provincia, Ente Parco, il comitato ricorda che il suo obiettivo è quello di «tutelare la sicurezza del tratto di Strada della Romagna, già via Consolare Flaminia, degli abitanti e di tutti i fruitori. In particolare ci opponiamo al progetto di installazione delle barriere e proponiamo la diminuzione del numero di corsie e la realizzazione di banchine».

Viene sottolineato che «l’opera, per dimensioni, struttura e caratteristiche è destinata a stravolgere la morfologia dell’area, estesa per chilometri, ad alta valenza panoramica essendo a fondo valle e ben visibile dall’intero complesso collinare che vi si affaccia; ad impattare in modo irreparabile su un assetto naturale caratterizzato da particolare varietà, dolcezza e bellezza, a traumatizzare un habitat faunistico composto da pluralità di specie animali selvatiche che si trovano a circolare in ogni momento della giornata; a determinare, infine, grave pregiudizio per l’incolumità fisica di chi si trovi a circolare lungo il tratto di strada in questione e per la libera fruizione delle rispettive proprietà da parte dei soggetti residenti.

Come Comitato, con Italia Nostra e Lupus In Fabula, torniamo a chiedere l’apertura ad un confronto produttivo per un vero miglioramento della sicurezza di Strada della Romagna, per tutti gli utenti, sostenibile e rispettoso dell’ambiente e del paesaggio».