Pesaro

Silp Cgil: «Nuova questura di Pesaro a Villa Marina, ecco la nostra proposta»

Il segretario del sindacato di Polizia Pierpaolo Frega lancia l'idea e dice: «I prezzi sono scesi dopo l'ultima asta deserta, sarebbe una soluzione ideale»

Villa Marina a Pesaro

PESARO – Asta per Villa Marina deserta e il Silp Cgil, sindacato di Polizia, lancia l’idea della nuova Questura proprio negli edifici dell’ex colonia di Viale Trieste.

«Appare agli occhi di tutti come sia la follia perfetta lo stato di abbandono in cui versa il complesso di “Villa Marina”, ancor di più quando l’ennesima asta, andata deserta, vede un prezzo molto appetibile (5,8 milioni ndr) – sottolinea il segretario Silp Pierpaolo Frega – È la follia perfetta di come tutti quegli enti pubblici, Demanio, Ministero dell’interno, Prefettura, Comune non riescano minimamente a pensare la collocazione della nuova Questura di Pesaro in quell’area. Ha una posizione perfetta, fuori dalla Ztl, raggiungibile per tutti senza necessariamente ricorrere a mille stratagemmi o difficoltà per sbrigare le pratiche. Quanto ai parcheggi sono illimitati durante l’inverno, ma c’è la possibilità di usufruire del parcheggio della ex struttura sportiva, in estate come sperimentato la scorsa stagione». 

E prosegue: «Per la logistica parliamo di un’unica sede dove accorpare tutti gli uffici della Questura, semplificando la vita ai cittadini e riducendo presidi di guardia a più strutture. Unico contratto di locazione da parte del Ministero, senza dover necessariamente mantenere due immobili. Possibilità di ricavare alloggi per il personale e appartamento per i Questori che si succederebbero, quindi risparmio dell’erario per la locazione di un appartamento apposito». 

I parcheggi a Villa Marina

Frega puntella l’idea: «È limitrofo al centro e strategico nella zona mare, quando specie d’estate gruppi di giovani creano problematiche ai bagnini. È anche un modo per vivacizzare una parte del lungomare che nel periodo invernale è poco frequentato. E quindi liberare il centro storico da mezzi di servizio eliminando anche pericoli ai pedoni nel weekend in caso di uscite repentine delle macchine operative. 

Se poi, riflettendo in maniera razionale, la proprietà è dell’Inps, il principale ente previdenziale, è quindi patrimonio dei cittadini così come lo è la Polizia di Stato, non capiamo il perché da parte di “nessuno” ci sia la volontà  di considerare questa operazione. Liberare la Piazza principale della città, dando la possibilità di poter sfruttare diversamente le strutture di via Zongo e via Giordano Bruno, facendole divenire luoghi di interesse pubblico e consegnare alla città una Questura dignitosa, non solo a chi deve lavorare, ma  ai cittadini che oggi sono fortemente penalizzati nel dover usufruire di locali indegni ad un ufficio di Polizia». 

Infine, conclude dicendo che: «Sono anni che rilanciamo questa proposta, ora i prezzi e le condizioni cominciano ad essere appetibili. Sicuramente sarebbe un’operazione molto interessante, più veloce e meno invasiva di via Zongo, considerando anche i disagi che si creeranno alle strutture commerciali presenti, in caso di ristrutturazione, già fortemente penalizzate dalla pandemia. Le cifre finora messe sul piatto della bilancia dal Comune per la riqualificazione di via Zongo abbondantemente coprirebbero l’acquisto. Inoltre, proprio per rilanciare l’economia è stato previsto il recovery plan che annovera nei suoi punti proprio uno specifico che potrebbe agevolare l’operazione: “ridurre i divari territoriali di reddito, occupazione, dotazione infrastrutturale e livello dei servizi pubblici” che leggendolo calza a pennello con i ragionamenti fin qui esposti. 

Noi lanciamo la nostra proposta per l’ennesima volta sperando che la politica locale intavoli una seria riflessione sull’eventualità di fare qualcosa di straordinario per la collettività». 

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