Pesaro

Pesaro, sindacati agli imprenditori: «In caso di contagio, ve ne assumete le responsabilità»

Fiom, Fim e Uilm inviano una lettera ai titolari di aziende che hanno richiesto deroghe per poter continuare a produrre: «Ci costituiremo parte civile se i lavoratori faranno causa»

PESARO – Sono 247 le aziende che hanno richiesto di poter continuare a lavorare e produrre nonostante il decreto del governo punti a lasciare aperte solo le imprese necessarie e indispensabili. Ora i sindacati vanno giù duro. Se avevano denunciato una sorta di malcostume, ora sono pronti alle vie legali.

In particolare i Fim, Fiom e Uilm dicono che alcune aziende starebbero approfittando dei tempi di risposta alla deroga della Prefettura per poter continuare a produrre. Per i sindacati “una mossa da furbetti”.

La Prefettura fa infatti sapere che continuano a pervenire «le comunicazioni delle aziende che intendono proseguire le proprie attività produttive industriali e commerciali, in quanto rientranti nelle ipotesi tipizzate dal DPCM del 22 marzo scorso. Le comunicazioni acquisite al protocollo di ingresso dell’ufficio territoriale del governo sono 247; nelle more, è stato comunque già avviato l’esame delle istanze pervenute con l’ausilio del locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza e degli uffici della Camera di Commercio».

Di qui la lettera di Fim Fiom Uilm Pesaro Urbino alle aziende metalmeccaniche che chiedono la deroga al prefetto per continuare a lavorare.

Si rivolgono direttamente ai titolari delle aziende. «Molte aziende metalmeccaniche della provincia hanno richiesto autorizzazione al Prefetto per continuare l’attività pur non rientrando tra i produttori di beni essenziali, come previsto dai decreti in materia. Come sindacato diffidiamo l’azienda dal continuare a richiamare i dipendenti
al lavoro
, come sta avvenendo in questi giorni. È nostro dovere avvertire che, visto anche il protocollo emanato sulle norme di sicurezza, qualora si verificassero altri casi di contagio e/o episodi che mettano a repentaglio
la salute dei lavoratori e delle loro famiglie,
ve ne assumerete ogni responsabilità e saremo costretti ad attivarci con ogni mezzo consentito dalla legge per la tutela dei lavoratori. Inoltre precisiamo che, nel caso in cui qualcuno tra i dipendenti dovesse intentare causa alla ditta, ci costituiremo parte civile».