PESARO – Sindaci e europarlamentari eletti, il mondo delle imprese ricorda le priorità. Si rivolgono ai 38 nuovi primi cittadini e a Matteo Ricci e Carlo Ciccioli.
La Cna di Pesaro e Urbino, intende rimarcare le priorità dell’associazione da iscrivere nell’agenda di chi governa.
Al centro i temi cari al mondo della piccola e media impresa; primo fra tutto quello delle infrastrutture, dell’isolamento della provincia di Pesaro e Urbino; della cronica carenza di collegamenti viari, ferroviari. Un problema di collegamenti trasversali ma anche di mancata programmazione e investimenti adeguati sulla dorsale costiera. Altro problema quello delle infrastrutture informatiche in alcune zone interne della provincia decisamente al di sotto degli standard minimi degni di un paese moderno.
Un tema che Cna ha posto con forza ai candidati a sindaco è quello della consultazione. C’è poi il tema della transizione energetica attraverso le Cer (Comunità energetiche rinnovabili) e l’autoproduzione di energia per autoconsumo; la riqualificazione delle aree produttive attraverso progetto di Smart city; la riqualificazione dei centri storici attraverso nuova politica che riporti l’artigianato e il piccolo commercio di servizio al centro. Uno stop al degrado attraverso interventi di recupero che possano ridare decoro a tutte le città; servizi sanitari da mantenere e potenziare; un’attenzione maggiore nell’affidamento degli appalti pubblici (nel rispetto delle leggi), alle imprese del territorio.
Le Marche finiscono per essere poco attrattive per chi intende investire, fare ricerca e sviluppo se mancano gli strumenti essenziali. In una regione declinata al plurale, il cui tessuto produttivo è formato al 97% da micro-piccole imprese e dove ancora le differenze e la competizione tra territori è forte, secondo CNA occorre iniziare a lavorare in termini di squadra per poter competere a livello internazionale. L’obiettivo è quello di tracciare le rotte per colmare le divergenze e in questo senso CNA incalzerà i candidati a farsi carico delle questioni contenute nella piattaforma nazionale per una rinnovata attenzione da parte delle istituzioni europee alle imprese e al lavoro delle Marche.
Al centro anche la transizione ecologica, la sostenibilità energetica, la transizione digitale attraverso l’intelligenza artificiale, il completamento del mercato unico con la necessità di avere una politica industriale comune, insieme a nuovi modelli economici a cui ispirarsi per leggi a misura di impresa. Ma anche il tema del lavoro, della formazione, della tutela del made in Italy.