PESARO – Proposta di green pass a scuola, polemica a distanza tra il sindaco di Pesaro e la Lega.
Matteo Ricci ha detto: «Ogni giorno vediamo aumentare il numero delle classi in didattica a distanza. Oggi la maggior parte dei focolai sono nelle scuole, se andiamo avanti così a gennaio i ragazzi saranno tutti in Dad. Un rischio concreto che potrebbe provocare ripercussioni psicologiche e di apprendimento e problemi anche nell’organizzazione delle famiglie. Con il Green pass obbligatorio il diritto allo studio è garantito, perché proponiamo un certificato verde “semplice”, come viene adottato nel mondo del lavoro. I ragazzi potranno andare a scuola con il vaccino o con tampone periodico».
L’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini, sulla proposta di estendere il Green pass anche agli alunni delle scuole elementari, medie e superiori. «Ritengo che le istituzioni prima di chiedere ulteriori sforzi ai cittadini e alle famiglie debbano assicurare alle persone di aver fatto tutto il possibile. Soprattutto in relazione alla possibilità di vaccinare o tamponare i più piccoli ogni 48 ore, credo sia giusto mettere in campo azioni contro i contagi – spiega l’assessore Latini -. La lettera appello firmata da alcuni sindaci contrasta con questa logica collaborativa delle amministrazioni pubbliche».
«L’obbligo di Green pass per gli studenti, oltre a creare allarmismi fuori luogo nelle famiglie, rischia di generare una discriminazione tra i ragazzi e questo è inaccettabile – aggiunge il Commissario della Lega Marche, On. Riccardo Augusto Marchetti -. Stiamo lavorando per garantire un progressivo ritorno alla normalità, e tutelare gli studenti è una nostra priorità. Le Marche hanno fatto strada in questa direzione con gli investimenti per la ventilazione: un’esperienza che va capitalizzata e allargata».