PESARO – Manifesti, bandiere, striscioni. Gli agenti della polizia penitenziaria e alcuni gruppi politici come Lega, Fratelli d’Italia, Associazione Nuova Fano hanno organizzato un sit-in davanti al carcere di Pesaro.
Troppe le aggressioni delle ultime settimane, con agenti finiti al pronto soccorso. E diversi nodi da sciogliere, così i sindacati Sappe, Osapp, Uilpa, Uspp, Cnpp hanno rivendicato le loro ragioni, raccontando cosa accade dentro la struttura di Villa Fastiggi.
«Noi chiediamo che ci venga restituita dignità e tutela al corpo di polizia penitenziaria – spiega Mauro Nichilo dell’Osapp – a seguito di minacce, aggressioni e sputi chiediamo sanzioni esemplari per i detenuti. Chiediamo alla direzione di prendere provvedimenti e tutelarci in maniera definitiva».
A Pesaro esiste un regime di detenzione definito aperto durante alcuni momenti della giornata. Sezioni in cui i carcerati possono uscire dalle celle e occupare l’area a loro dedicata. Ma è qui che accadono aggressioni. L’ultima qualche giorno fa quando un 40enne chiedeva di poter fare una doccia, ma fuori dagli orari consentiti. Al diniego ha aggredito l’agente che è dovuto andare al Pronto soccorso.
«È una situazione continua – spiega Nicandro Silvestri del Sappe – dobbiamo stare con 150 detenuti, senza che vengano impiegati in attività, a mani nude. Non abbiamo strumenti come Taser, Spray al peperoncino per difenderci. Siamo impotenti. E preferiamo prendere le botte che essere accusati di tortura nel caso di una nostra reazione. Un paradosso senza fine. Chiediamo che i detenuti più facinorosi possano finire in aree particolari, di sicurezza senza che entrino in contatto con gli agenti».
Tra gli esponenti politici locali l’ex candidato sindaco di Fdi Nicola Baiocchi, il vicepresidente nazionale Anci e responsabile nazionale Autonomie locali Fdi Francesco Baldelli, il consigliere regionale leghista Mirco Caroni ed il consigliere comunale del Carroccio Giovanni Dallasta. «La situazione è insostenibile ma soprattutto è insostenibile il silenzio del Governo verso il disagio che vivono gli agenti- ha spiegato all’agenzia Dire Carloni- Rischiano dal punto di vista della salute e dal punto di vista legale. Quello che chiede la Lega è che la Polizia abbia degli strumenti come le bodycam per documentare quello che succede all’interno del carcere nel rapporto tra detenuto e agenti». Sulla stessa lughezza d’onda anche Baldelli. «È necessario intervenire immediatamente per difendere la sicurezza degli agenti della Polizia penitenziaria- spiega- Non è più accettabile assistere ad aggressioni a Villa Fastiggi. Bisogna intervenire per garantire la loro sicurezza e l’efficienza delle strutture che versano in una situazione di vistoso degrado».