PESARO – Supporto al mondo delle micro, piccole e medie imprese del commercio al dettaglio, dell’artigianato, del turismo, dell’agricoltura, della pesca. Sono le richieste degli assessori comunali alle Attività Produttive di tutte le province italiane presentate al Governo e alle Regioni, per dare un aiuto nell’immediato alle attività duramente messe alla prova dall’emergenza del Covid-19.
«Come Comune di Pesaro – spiega l’assessore Francesca Frenquellucci – abbiamo avanzato la proposta di stanziare fondi ai Comuni per poi agevolare le imprese del territorio sulle tasse locali. Tutto questo si è concretizzato anche grazie al Protocollo d’Intesa e al lavoro fatto in questi mesi dal Tavolo Anticrisi. In questi mesi si sono susseguite riunioni, all’interno delle quali si è parlato delle problematiche e sono emerse le esigenze del nostro».
Tra le richieste quella di «prevedere un ristoro completo ai Comuni delle mancate entrate da Tassa sul suolo pubblico e sulla pubblicità, Tari e tassa di soggiorno dovute alla chiusura forzata delle attività e, in generale, la messa a disposizione di risorse che possano consentire alle amministrazioni di attivare politiche di sostegno alle attività produttive quali, ad esempio, l’esonero completo dal pagamento delle stesse anche per la fase 2 e il supporto per il pagamento degli affitti».
Obiettivo avere fondi per la riduzione/azzeramento dell’Imu per i locali commerciali, alberghieri e extralberghieri di proprietà – con possibilità di ristoro per l’Ente con le risorse nazionali.
I comuni chiedono anche «l’allargamento e sviluppo tecnologico e funzionale di piattaforme digitali georeferenziate (marketplace) per permettere a tutti i cittadini di individuare agilmente le piccole attività
commerciali, della ristorazione e di servizio della propria zona che effettuano consegne a domicilio/da asporto e servizi aggiuntivi. Ma anche la promozione di forme di aggregazione fra operatori (anche con il supporto pubblico) dei servizi di logistica, approvvigionamento e promozione territoriale e lavorare a politiche di marketing territoriale che vedano l’artigianato e il commercio e i loro prodotti come componente del patrimonio culturale del Comune».