PESARO – Reperti Urbani fa tris. Dopo l’intervento realizzato al sottopassaggio del San Decenzio si è concluso in questi giorni quello nel sottopassaggio di via Gradara che porta la firma di Luogo Comune. L’artista ha scelto di creare un’opera scomposta, modulare, adatta ad una visione frammentaria e fugace che si addicesse al luogo: Intergalactic. Ricercando ispirazione nella storia di Pesaro Luogo Comune ha scoperto l’Osservatorio Valerio, uno dei più antichi osservatori astronomici e meteorologici ancora in funzione e, proprio da questa vocazione della città a guardare al cielo, ha tratto la tematica dell’intera opera.
L’artista ci regala un racconto armonico seppur modulare in cui mescola elementi scientifici e fantascienza, ricorrendo sempre alla stessa palette di colori. Declinando in molti modi due elementi ricorrenti della sua poetica, come il segno grafico del cerchio e il cielo stellato racconta la volta celeste da molteplici angolazioni e non manca di tributare la città e l’ospitalità di Reperti Urbani con una serie di sorprese disseminate nei suoi firmamenti, pronte a sorprendere un osservatore curioso e a strappare un sorriso. Ma l’estate di Reperti Urbani non si ferma qui. Dopo il San Decenzio e via Gradara, infatti, in questi giorni una nuova opera di street art verrà realizzata in città: il sottopassaggio di via Raggi (parallelo a quello di via De Gasperi dipinto l’anno scorso) sarà oggetto di un intervento di riqualificazione finanziato dal Comune e curato dall’associazione. Per l’occasione arriverà a Pesaro Claudio Sale, artista sardo che vive a Londra.
«Quella del 2022 sarà un’estate che non dimenticheremo – spiega il presidente di Reperti Urbani, Filippo Giovanelli – Questi 3 interventi ci stanno portato a confronto con nuovi artisti e con una esperienza creativa che non smette di crescere e di coinvolgere sempre più persone. Ogni intervento attrae nuove persone, sono perlopiù ragazzi come noi con la curiosità della street art, con la voglia di contribuire a migliorare un angolo della loro città. come Reperti Urbani vediamo i primi frutti degli sforzi fatti dal 2014 ad oggi per sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell’arte pubblica e murale. Questo ci dà una forza incredibile e la voglia di porci obbiettivi sempre più ambiziosi».