PESARO – Aumenta l’Irpef comunale dopo 17 anni, ritocchi di 3 euro al mese. La maggioranza consiliare attacca l’opposizione.
«Il Governo Meloni a guida Fratelli d’Italia, con differenti provvedimenti sulla Legge di Bilancio, sta riducendo in maniera drastica le risorse e i trasferimenti ai Comuni compreso il nostro, usando gli Enti locali come bancomat e la conseguente sofferenza dei bilanci per la difficoltà a garantire i servizi essenziali, l’impossibilità ad assumere nuovo personale e alla inevitabile svendita del patrimonio pubblico. Le decisioni assunte dal Governo hanno avuto inizio con una consistente riduzione di 250 milioni di euro all’anno di trasferimenti ai Comuni e alle province fino al 2028, con un taglio complessivo di 1 miliardo e 250mila euro. Nella legge di bilancio in discussione in questi giorni in Parlamento si prevede per gli enti locali una riduzione dei trasferimenti dal 2025 al 2027 di 3 miliardi e 710 milioni, che incideranno in maniera altamente penalizzante sugli investimenti e sui servizi degli enti locali. A fronte di questi tagli anche il Comune di Pesaro che ha sempre depositato bilanci in attivo e virtuosi nei termini di legge per poter essere subito operativo ed efficiente, si è visto costretto a modificare le politiche per gli equilibri finanziari, che porteranno obbligatoriamente all’adeguamento del tasso Irpef come in tutti i comuni marchigiani anche governati dalla destra, per coprire le inevitabili perdite».
La maggioranza prosegue: «Dopo 17 anni di blocco dell’aumento delle tasse, anche grazie alla fedeltà fiscale dei pesaresi, non c’è stata purtroppo altra via d’uscita per sopperire al vergognoso taglio dei fondi statali messo in atto da questo governo. Inoltre in questi anni, a seguito di un provvedimento del Ministro Salvini, è stato azzerato anche il fondo per la morosità incolpevole e abolito il reddito di cittadinanza, scaricando sui Comuni l’onere di far fronte con risorse proprie al crescente disagio sociale e abitativo, in quanto il reddito di inclusione copre appena un quarto delle richieste. In vista dell’approvazione di fine anno del Bilancio previsionale per il 2025 e del connesso DUP del nostro Comune, si è ritenuto necessario l’adeguamento allo 0,8% dell’aliquota Irpef, che porta alla decurtazione media di 3euro nelle buste paghe dei pesaresi, ad esclusione dei redditi fino a 9mila euro. Queste politiche di austerity, mettono a serio rischio nella nostra comunità territoriale i beni essenziali e comuni, i servizi pubblici locali e della democrazia di prossimità, l’assistenza alla disabilità e all’istruzione, impedendo al nostro Comune di svolgere il proprio ruolo istituzionale e amministrativo di alto livello che lo ha sempre contraddistinto. Agiremo anche in consiglio comunale, confidando in un’azione bipartisan, manifestando con documenti da portare all’attenzione della Presidente del Consiglio Meloni, tutto il nostro disappunto e contrarietà nei riguardi di un provvedimento che mette a dura prova anche il nostro ente locale, con azioni finanziarie di costrizione e lontane dalla nostra politica che da sempre tutela le classi più deboli, le fragilità e le nuove povertà alle quali continueremo a porre la nostra massima attenzione di amministratori attenti e responsabili».