PESARO URBINO – Chiusura degli sportelli bancari nei piccoli paesi, Confcommercio chiede «Un patto per evitare desertificazione».
A darne notizia è il direttore Confcommercio Marche Nord Amerigo Varotti. «L’intervento dell’architetto Fausto Caldari, presidente di RivieraBanca, a proposito della chiusura degli sportelli bancari nei borghi e nei paesi, è stato molto apprezzato. La nostra associazione da sempre sostiene la necessità di rapportarsi con le banche di credito cooperativo o comunque con banche del territorio, perché i grandi istituti di credito, quelli di livello nazionale, sono poco sensibili e poco attenti ai problemi del territorio. Sono sempre di più gli sportelli bancari di questi istituti di credito che vengono chiusi, lasciando imprese, piccoli imprese e le popolazioni, soprattutto le fasce più deboli della popolazione, senza il servizio bancario. Questo è molto grave, perché avviene una desertificazione dei borghi, con l’abbandono dei paese da parte delle giovani coppie, che causa problemi di carattere sociale enorme, con la desertificazione commerciale, che è una conseguenza anche del fatto che in questi luoghi spariscono i servizi. Abbiamo notato anche nelle ultime settimane, diversi istituti di credito nazionali, che mentre alla luce degli ottimi, straordinari, esagerati risultati dei bilanci 2022, aumentavano lo stipendio ai propri manager, addirittura un istituto di credito ha aumentato di 5 milioni all’anno lo stipendio dell’amministratore delegato, contemporaneamente hanno chiuso anche nella nostra provincia diversi sportelli bancari, lasciando le imprese, le piccole imprese e le famiglie in grave difficoltà».
Per Varotti l’idea del presidente Caldari che propone un patto tra Comuni, associazioni di categoria e banche di credito cooperativo per evitare la desertificazione dei borghi e delle città «è giusta. Noi ci siamo, Confcommercio Marche Nord è disponibile a questo dialogo, a questo confronto, perché reputiamo che la presenza delle banche di credito cooperativo, delle banche del territorio sia essenziale per la sopravvivenza delle imprese, per la sopravvivenza di questi borghi. È un lavoro che noi come Confcommercio facciamo da sempre promuovendo anche attraverso l’Itinerario della bellezza la vitalità di questi nostri borghi, di questi nostri paesi».