PESARO – Si intitola «La linea del fango» il video-reportage realizzato a Cantiano dal giornalista videomaker della Provincia Filippo Biagianti, che a tre mesi dall’alluvione ha raccolto le storie e le testimonianze di una comunità ferita e in cerca di ripartenza.
Nel filmato si intrecciano i racconti di chi prova a rialzarsi tra difficoltà e coraggio: tra gli altri, compaiono i contributi del titolare della panetteria “I Moretti” Avellino Bartolucci, del ristoratore della ‘”Cantina Sociale” Davide Moioli e dei vetrai Carlo e Marcello Vallarelli. Istantanee che rimarcano la complessa realtà di un territorio in attesa dei fondi necessari al futuro, come ribadito dal presidente della Pro Loco Simone Perioli e dal sindaco Alessandro Piccini: «Tra patrimonio pubblico, cittadini privati e attività di impresa – spiega il sindaco nel filmato – i danni superano i 60 milioni di euro. È in questa fase che non possiamo essere lasciati soli».
Il video-reportage è disponibile sul canale YouTube della Provincia (https://youtu.be/EU9mlo1v3Hk), condiviso anche sulla pagina facebook del Comune di Cantiano. Proprio nei giorni scorsi la Provincia ha promosso «Natale Solidale», campagna di sensibilizzazione lanciata a sostegno delle aziende di tutte le zone e i territori colpiti dall’alluvione.
Il presidente Giuseppe Paolini si è rivolto direttamente alle imprese del territorio, inviando una lettera che ha racchiuso un invito preciso: «Nelle ultime settimane si stanno moltiplicando generosamente le iniziative di solidarietà verso le popolazioni colpite dall’alluvione, finalizzate a supportare la loro coraggiosa volontà di ripartire. In occasione delle festività natalizie – ha sottolineato il presidente – la Provincia di Pesaro e Urbino propone una campagna di sensibilizzazione denominata ‘Natale Solidale’, che invita la comunità provinciale ad utilizzare le produzioni locali dei territori alluvionati nella scelta dei regali natalizi. Il supporto all’economia dei nostri territori così gravemente danneggiati è oggi ancora più vitale perché, per alcune aziende, potrebbe fare la differenza tra la scelta di fermarsi e quella di andare avanti».