Pesaro

Stralcio dei debiti fino a mille euro, centrodestra Pesaro: «Ricci sbaglia a opporsi, non è un condono. Scelta ideologica»

Per i consiglieri di Lega, Prima c’è Pesaro, Fi, Fdi «un errore non cancellare debiti ormai non riscuotibili. Costa più recuperarli che riscuoterli»

PESARO – Pesaro non applica lo stralcio dei debiti tributari fino a 1.000 euro. Niente rottamazione prevista dalla Finanziaria e il centrodestra sbotta.

«La scelta del sindaco Ricci di non aderire allo stralcio dei debiti pregressi tra il 2000 ed il 2015 permesso dalla Finanziaria è un errore. Una decisione ideologica fatta solo per ragioni legate al congresso del PD e al posizionamento allineato con i colleghi delle correnti interne al suo partito. Ricci non trascini la città nella campagna elettorale interna al PD mettendo le mani nelle tasche dei cittadini».

I consiglieri di centrodestra di Lega, Prima c’è Pesaro, Forza Italia, Fratelli d’Italia criticano la scelta del Comune di Pesaro che va contro la legge di Bilancio che ha disposto l’annullamento automatico dei debiti tributali fino a 1.000 euro dal 1 Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2015. La scelta dell’amministrazione è di non aderire all’annullamento automatico.

«Questa scelta è ideologica e sbagliata non solo perchè l’eventuale recupero di quelle cartelle sarebbe più oneroso della cifra che otterremmo, ma anche perchè nella quasi totalità dei casi si tratta di una mano tesa nei confronti di alcuni cittadini in una fase di forte criticità economica. Non è nessun condono mascherato, anzi sono solo piccoli importi di modesta entità che ci trasciniamo da anni. Il fatto che tutti i sindaci di capoluogo marchigiani abbiano aderito a questa opportunità, indipendentemente dall’appartenenza politica, dovrebbe far capire come questa scelta sia alimentata solo dalla preferenza del sindaco di essere solidale con le scelte dei suoi colleghi di partito nazionali piuttosto che compiere una scelta sulla base di una reale convenienza per i cittadini e per le casse comunali».