Pesaro

Supermarket in via Trometta a Pesaro, la maggioranza: «Non è in corso alcuna valutazione, il centrodestra sbaglia»

La consigliera Dem Anna Maria Mattioli: «L'opposizione ha memoria corta sulle varianti di via Bonini e sull'aiuto al piccolo commercio». Ecco la vicenda

Il consiglio comunale di Pesaro

PESARO – Supermarket in via Trometta, ancora polemiche e accuse incrociate. A rispondere al centrodestra pesarese è la maggioranza consiliare capitanata da Anna Maria Mattioli.

«L’opposizione che oggi sale sul pulpito e alza gli scudi a tutela del piccolo commerciante, si “oppose” compatta, dando un sonoro “schiaffo” ai piccoli commercianti, alla mozione “Compro nel quartiere – #centricommercialinaturali” presentata dai consiglieri dem Mattioli e Bellucci, che aveva l’intento di promuovere la valorizzazione del commercio di vicinato, che come maggioranza stiamo sostenendo e finanziando, avendo già costituito importanti zone commerciali a cielo aperto: via Passeri, via Cavour e via Castelfidardo ed è allo studio il centro commerciale naturale per piazza Redi e Pantano».

Mattioli sottolinea: «I consiglieri che oggi si ergono a paladini del piccolo commercio peccano di memoria corta, avendo votato convintamente “a favore” lo scorso settembre (col solo voto di astensione del consigliere Malandrino), la variante urbanistica che permetterà la realizzazione del nuovo centro di distribuzione alimentare nell’area via Bonini-via del Novecento i cui lavori sono già stati avviati, così come ci fu unanimità sulla variante dei Salumi Corsini, sulle quali il consigliere Redaelli si esprimeva così in consiglio e a mezzo stampa:- “Due delibere positive, perché vengono da un dialogo positivo tra privati e Amministrazione”.

Ad oggi, risulta pervenuta da parte dei proprietari dell’area di Via Trometta, una richiesta di variante urbanistica, ma l’amministrazione può avvalersi della possibilità di prenderla o meno in considerazione, in quanto trattasi di una procedura “non ordinaria”. Esiste quindi la possibilità che quanto pervenuto possa anche non avere seguito, in relazione alla reale fattibilità e a tutt’oggi, come ci assicurano gli uffici urbanistici, non è in corso alcun procedimento di valutazione. In ogni caso si ricorda che l’iter prevedrebbe oltre che le valutazioni tecniche, la convocazione della C.d.S per tutti i pareri, il voto della giunta, la discussione in commissione urbanistica consiliare, l’approvazione della maggioranza politica e non ultimo il voto dell’intero consiglio comunale che potrà esprimersi in merito con larga e democratica decisione».