Pesaro

Tagli Bce ai tassi di interesse, Cna Pesaro: «Troppo poco, non sosterranno le imprese»

Il direttore Tarsi: «Impatto poco significativo per i mutui. Critica la liquidità delle imprese a Pesaro Urbino»

PESARO – Troppo timido e poco incisivo l’atteso intervento della Bce sui tassi di interesse: «è apprezzabile ma insufficiente, ancor di più che nel recente passato».

Il direttore della CNA di Pesaro e Urbino, Claudio Tarsi così definisce la sforbiciata di 0,25 punti base (da 3.25 a 3%) apportata dalla Banca centrale europea al costo del denaro e, in linea con l’associazione nazionale commenta «Si tratta di un intervento poco coraggioso, in un momento nel quale le stesse stime negative di crescita della Bce suggerivano una riduzione più robusta».

L’intervento della Bce, sulla carta e comunque non subito, inciderà sui mutui immobiliari, aiutando le famiglie, e permetterà anche allo Stato di risparmiare alle prossime aste dei titoli pubblici ampliando in futuro i margini di manovra del governo. «Margini che comunque – secondo Tarsi – rimangono risicati in assenza di un taglio del costo del denaro capace di avere un impatto significativo sugli interessi del debito pubblico e di conseguenza di permettere la creazione di un tesoretto consistente per interventi efficaci».

Nel breve periodo, però, «le dimensioni così limitate della sforbiciata non saranno sufficienti a sostenere le imprese neanche sul fronte del credito dove, viceversa, continua la riduzione di liquidità alle imprese. In provincia di Pesaro e Urbino – aggiunge il direttore della CNA – le imprese soffrono per la congiuntura nazionale e internazionale poco favorevole e, in mancanza di prospettive, fanno molta più fatica ad investire, soprattutto con tassi di interesse che risultano ancora troppo elevati».

In conclusione, la CNA chiede al Governo di convocare al più presto le parti sociali, e in particolare le rappresentanze di artigianato e Pmi. «Si devono studiare – conclude Claudio Tarsi – provvedimenti diretti a rilanciare il sistema Paese sulla scorta di una rinnovata politica di collaborazione».

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