PESARO – In arrivo gli aumenti della Tari. Ad annunciarlo è Giulia Marchionni, presidente della commissione bilancio e consigliera Prima c’è Pesaro. «Purtroppo sono in arrivo aumenti per la TARI che vedrà un incremento di almeno un + 3/4% per le utenze domestiche, ed un +10% e oltre per utenze non domestiche. Aumento deciso da ARERA e non dal Comune. Purtroppo, però, paghiamo anni di mancanza di strategia, di ridotti investimenti e di scelte che avrebbero ammortizzato e ridotto l’impatto di questo aumento. Negli anni il Comune di Pesaro ha privilegiato il dividendo degli utili a fine anno piuttosto che concordare con Marche Multiservizi investimenti strategici per il futuro».
Questo è ciò che è emerso dell’esame del Piano economico finanziario arrivato all’analisi della commissione bilancio.
«E’ ormai evidente a tutti che siamo senza una strategia a lungo termine che miri al miglioramento del servizio e ad un abbassamento della tariffa pagata profumatamente dai cittadini. Purtroppo negli anni il Comune di Pesaro ha preferito avere un rapporto subalterno in tutto e per tutto e Marche Multiservizi ad oggi detta la linea politica a questa giunta e non viceversa. Da anni l’opposizione avanza proposte puntualmente bocciate o inattuate. Abbiamo chiesto uniformità nelle modalità di raccolta e l’introduzione della tariffa puntuale. Abbiamo chiesto di rivedere la modalità di raccolta del verde pubblico. Abbiamo chiesto il superamento del porta a porta in centro storico e la creazione di isole ecologiche che sono l’unico metodo per migliorare il decoro urbano. Ma nulla è stato attuato».
La consigliera chiude: «Per di più tutto questo si inserisce in un contesto in cui la raccolta differenziata è invariata da almeno 5 anni (65,48% nel 2015 , 66,69% nel 2020) mentre gli utili di MarcheMultiservizi sono in costante aumento (9,1 M€ nel 2015, 12,7 M€ nel 2018, 13,5 M€ nel 2020). I cittadini pesaresi hanno già dimostrato la loro sensibilità sui temi ambientali e hanno sempre rispettato con impegno e dedizione il regole ed i metodi attuati per attuare la raccolta differenziata, senza aver mai visto una riduzione della tariffa, come inizialmente promesso».