TAVULLIA – Medici di famiglia, Tavullia rischia di rimanere senza. Tanto che il sindaco Francesca Paolucci lancia un appello. «Dobbiamo garantire il servizio di medicina generale alla comunità e per questo rivolgo un appello ai dirigenti sanitari dell’Area Vasta 1 ed anche ai professionisti inseriti nella graduatoria regionale dei medici di medicina generale affinché si riesca a trovare una soluzione adeguata alle esigenze dei cittadini di Tavullia capoluogo».
Il pensionamento di uno dei due medici di Tavullia capoluogo e l’annunciata rinuncia alla convenzione dell’altro rischiano, nelle prossime settimane, di lasciare sguarniti del servizio circa 1.500 cittadini.
Già da mesi ormai il Comune sta seguendo l’evolversi della vicenda incontrando medici e confrontandosi costantemente con i dirigenti dell’Area Vasta 1 per trovare una soluzione in grado di garantire il servizio del medico di medicina generale. Nei giorni scorsi è stata anche inviata agli uffici del distretto sanitario di Pesaro la raccolta firme promossa spontaneamente dai cittadini per chiedere un servizio adeguato, a cui è stata allegata una lettera del primo cittadino con cui si rinnova l’invito a trovare presto una soluzione.
«Il medico di famiglia è una figura importantissima in particolare in una comunità piccola come la nostra – spiega il sindaco di Tavullia Francesca Paolucci – Oltre a garantire un servizio essenziale rappresenta per i cittadini il volto delle istituzioni. L’interfaccia con cui la sanità pubblica si mostra vicina alle persone. Un servizio fondamentale che ovviamente non può mancare sul territorio a maggior ragione in una fase come questa con la stagione invernale ormai alle porte e l’avvicinarsi della temuta seconda ondata del Covid-19. Occorre avviare la campagna di vaccinazione antinfluenzale (mai così importante come quest’anno) e, come ribadito da tutte le autorità politiche e sanitarie, va rafforzata la medicina territoriale per garantire cure adeguate a livello domiciliare. Non possiamo spogliare Tavullia di questo servizio in piena emergenza sanitaria. Anche a costo di adottare misure straordinarie o in deroga ai regolamenti ordinari. Per questo rilancio un appello all’Area Vasta 1, con cui anche in questo caso abbiamo avviato un dialogo positivo e costruttivo, affinché trovi una soluzione adeguata per garantire ai cittadini un servizio sanitario efficiente».
Ultimo appello ai medici nella graduatoria regionale di medicina generale che potrebbero assumere l’incarico come sostituti provvisori. «Ne ho incontrati alcuni nei giorni scorsi ma purtroppo hanno declinato la possibilità. Fermo restando le legittime aspirazioni di ognuno di loro volevo invitarli a cimentarsi con questa realtà. Troveranno una comunità unita e coesa che saprà accoglierli come “uno di famiglia” ed inoltre avranno la consapevolezza di aver garantito, con la loro scelta, l’attuazione di quei principi alla base del nostro sistema sanitario come universalità, uguaglianza ed equità».